Fitbit Premium: il tracciamento del sonno sarà un portento

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Fitbit Premium: il tracciamento del sonno sarà un portento

Fitbit è una delle aziende maggiormente attive nel settore dei dispositivi indossabili, soprattutto per quanto riguarda smartwatch e smartband. L'azienda ha appena annunciato delle interessanti novità per gli utenti Fitbit Premium che riguardano il monitoraggio del sonno.

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Il tracciamento delle ore di sonno e della relativa qualità sono una delle funzionalità più diffuse e apprezzate nel panorama attuale dei dispositivi indossabili. Fitbit ne è stata una dei precursori in questo senso e ora i suoi utenti Premium potranno avvalersi di un monitoraggio più approfondito.

La novità per Fitbit Premium riguarda la possibilità di ottenere un profilo personale del sonno. L'analisi di Fitbit e Google, che ormai la ingloba, ha coinvolto i dati relativi al sonno di milioni di utenti con la collaborazione di specialisti medici del settore. Questa ha evidenziato che, prevedibilmente, ognuno è differente dal punto di vista del bisogno di sonno e non si può riassumere il tutto in semplici parametri e soglie da rispettare.

Il nuovo profilo del sonno sarà realizzato su un'analisi mensile e prenderà in considerazione diversi parametri del sonno. Ogni mese gli utenti potranno consultare il profilo e capire come migliorare la qualità del sonno, focalizzandosi sui parametri che possono essere migliorati in misura maggiore. Tra questi non troviamo soltanto la durata del sonno ma anche il tempo di coricamento, i suoni ascoltati prima di andare a letto e non solo.

Quindi a ogni utente Premium verrà associato un profilo di sonno, il quale evolverà nel tempo su base mensile. Fitbit specifica che per realizzare il report mensile sarà necessario indossare il dispositivo durante il sonno almeno per 14 notti al mese. La novità arriverà per tutti gli abbonati Fitbit Premium che possiedono un dispositivo Sense, Versa 3, Versa 2, Charge 5, Luxe o Inspire 2.

Il monitoraggio del sonno è molto diffuso sui dispositivi indossabili anche perché è uno dei parametri di salute fondamentali per valutare lo stato psicofisico degli utenti, e anche perché una sua anomalia può corrispondere a una spia di determinate patologie critiche, come quelle cardiovascolari.