Pamu Slide: best buy, ok o ciofeca? Dipende tutto dal prezzo (foto e video)

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

Sono passati circa sei mesi da quanto ho recensito le Pamu Scroll, auricolatri true wireless che fecero parlare molto di sé per il prezzo aggressivo e per una campagna di Indiegogo particolarmente riuscita. Adesso Padmate, l'azienda che produceva queste cuffiette, torna ancora una volta sul sito di crowdfunding con le Pamu Slide. Il modus operandi è sempre lo stesso: un prezzo ridicolmente basso (solo 49$!) per i più veloci, poi si passa a 69$ e infine a 160/199$ (LOL).

PRO

  • Autonomia incredibile
  • Bluetooth 5.0 e chip Qualcomm QCC3020
  • Buon sistema di controlli

CONTRO

  • Case enorme
  • Sporadici problemi di disconnessione
  • La funzione di ricairca wireless è inutile

Confezione

Nell'elegante confezione di vendita non troviamo particolari sorprese: gli auricolari e il case, una coppia di gommini aggiuntivi (sì, solo una coppia in più), un cavetto USB - USB-C piuttosto corto e un manuale in varie lingue. Noiosa ed essenziale.

Costruzione e comodità

Ci sono due grandi differenze che si notano subito tra le vecchie Pamu Scroll e queste nuove Pamu Slide: questi nuovi auricolari hanno un'astina che si allunga lungo la guancia, in stile AirPods e un case molto, molto grosso.

La qualità costruttiva sembra abbastanza buona: è tutto in plastica, ma si ha la sensazione di avere per le mani un prodotto ben fatto (meglio delle Pamu Scroll, secondo me). Ancora una volta le cuffiette prendono il nome dal metodo di apertura del case: e se per lo Scroll si sollevava a mo' di pergamena, per lo Slide il coperchio si fa scorrere in orizzontale. Il coperchio è caratterizzato da un rivestimento in tessuto molto gradevole, su cui campeggia il logo Pamu al centro.

La struttura dell'apertura sembra molto ben fatta, lo scatto dello slide è preciso e fluido. Non metto la mano sul fuoco su quanto la struttura potrà durare nel corso degli anni, ma acquistando qualsiasi cosa che includa un meccanismo slide accettate i rischi derivati dall'usura.

Il "problema" principale del case, comunque, non è tanto il sistema di chiusura, quanto le sue dimensioni: è veramente grosso. Scordatevi l'eleganza degli AirPods, ma scordatevi anche la portabilità di qualsiasi altro case per auricolari true wireless che abbiamo mai visto finora.

Facciamo così: immaginate il case di un qualsiasi paio di cuffiette che vi è capitato di vedere. Fatto? Ecco, la custodia di Pamu Slide è grossa sicuramente più del doppio. Certo, all'interno c'è una batteria da 2.000 mAh che ricarica le cuffie cinque volte e fa pure da power bank wireless (ci torniamo...),  ma l'idea di portare in giro le cuffiette infilando il case nella tasca dei jeans è decisamente esclusa.

Gli auricolari, al contrario, sono piuttosto comodi da portare. Il fattore comfort è sempre molto personale e non a tutti piacciono gli auricolari in-ear che si infilano nel canale uditivo, ma considerando che lo spessore delle cuffiette è abbastanza elevato, è sicuramente un pregio che Padme sia riuscita a studiare una forma abbastanza ergonomica da non affaticare l'orecchio; inoltre, è presente un rivestimento in silicone che aumenta l'attrito e, di conseguenza, la stabilità. Anche correndo o muovendo parecchio la testa, le Pamu Slide rimangono salde all'orecchio.

Dulcis in fundo, non manca la certificazione IPX6, che testimonia la resistenza contro i liquidi: anche sotto una fitta pioggia, questi auricolari non hanno nulla da temere.

Infine, una nota: sugli auricolari c'è un LED bianco che lampeggia regolarmente quando le cuffiette sono in uso. Sinceramente la trovo una scelta molto sgradevole, che vi farà assomigliare ad un robottino quando avete indosso gli auricolari.

Funzioni e qualità audio

Ancora una volta, dal punto di vista della qualità audio Pamu riesce a stupire: non sono auricolari da audiofili, ma suonano meglio di quanto mi sarei aspettato da cuffiettte da 50$.

Le frequenze preponderanti sono quelle basse e medio-basse, che risultano particolarmente buone: non ci sono bassi  molto profondi (ignoro le specifiche tecniche, ma sembra che la risposta in frequenza parta da 30 Hz), ma in compenso la riproduzione delle basse frequenze è sempre molto pulita e non distorce. Al contrario, gli alti lasciano un po' a desiderare, e risultano piuttosto troncati: non aspettatevi, quindi, archi particolarmente squillanti se ascoltate musica classica.

Fatta eccezione per questa pecca per le alte frequenze, l'audio risulta comunque molto piacevole e piuttosto pulito, decisamente onesto per il prezzo di vendita.

Ma il vero punto di forza di queste cuffiette è l'autonomia: quasi 10 ore con una singola ricarica, un risultato di per sé impressionante, a cui si aggiungono almeno 5 ricariche aggiuntive fornite dal case, per un totale complessivo di oltre 50 ore di ascolto. Numeri davvero notevoli, che vi faranno riconsiderare quel case gigante e ingombrante (forse).

A proposito del case, questa custodia ha una funzione deicsamente insolita: può fare da caricabatteria wireless per lo smartphone.

Basta cliccare due volte il tasto sul retro (il cui LED intorno inizierà a lampeggiare) e, poggiando uno smartphone sul retro, inizierà a caricare. Sinceramente la ritengo una funzione piuttosto inutile: il telefono sta in bilico sulla custodia, la batteria del case non è poi così abbondante (2.000 mAh) da poter davvero fare la differenza: complessivamente, il tutto risulta davvero scomodo e riesco ad immaginare pochissimi casi di utilizzo concreto. Inoltre, la ricarica wireless notoriamente disperde una certa quantità di energia, che viene semplicemente sprecata, e no, non è possibile usare il case come un power bank tramite cavo.

La possibilità di usare il case come caricabatterie wireless è presnete solo nelle Pamu Slide Plus, ossia in tutte le versioni eccetto quella venduta a 49$: alla luce di quanto scritto su, vi consiglierei caldamente di rinunciare a questa funzione ed orientarvi sul modello più economico disponibile.

Le specifiche tecniche sono notevoli, almeno quelle che consociamo: all'interno di queste cuffiette abbiamo Bluetooth 5.0 con chip Qualcomm QCC3020, che supporta i codec aptX e garantisce latenze basssisime e un'elevata efficienza energetica (il che, probabilmente, influisce sull'ottima autonomia).

Ovviamente, l'accoppiata di Bluetooth 5.0 e supporto ai codec aptX, garantisce una sincronia tra audio e video e vi permette di usare le cuffiette anche per guardare film o giocare. Considerando il prezzo, la scelta del chip Qualcomm in questione risulta davvero interessante.

E interessante è anche il sistema di controlli, che offre parecchie possibilità, che andiamo a riassumere di seguito:

Orecchio sinistro:

  • Clic singolo: play/pausa
  • Doppio clic: assistente vocale
  • Clic prolungato: riduce il volume
  • Con chiamata in arrivo: clic singolo accetta la chiamata, doppio clic la rifiuta

Orecchio sinistro:

  • Clic singolo: play/pausa
  • Doppio clic: traccia successiva
  • Clic prolungato: aumenta il volume
  • Con chiamata in arrivo: clic singolo accetta la chiamata, doppio clic la rifiuta

Nonstante non sia un gran fan dei controlli touch sulle cuffie, devo ammettere che questi funzionano piuttosto bene. Ho avuto sporadicamente qualche problemi nell'utilizzare il doppio clic, ma ho apprezzato il tap prolungato per regolare il volume, che mi sono trovato ad usare molto più spesso di quanto non avrei pensato.

Vale la pena precisare che l'area in cui è possibile tappare è solo quella superiore, mentre le astine non ricevono i comandi (il che può esser comodo per sistemare un po' le cuffiette prendendole da lì).

Gli auricolari possono essere utilizzati anche singolarmente, anche (e sopratuttto) per le chiamate. A proposito di telefonte, il microfono è mediocre: come la maggior parte degli auricolari true wireless, restituisce risultati discreti in ambienti chiusi, ma spostandoci all'esterno spesso i rumori della strada possono influire (molto) negativamente sulla qualità delle conversazioni.

Purtroppo, devo concludere con una nota negativa: ho notato frequenti problemi di disconnessione tra i due auricolari, che si sono verificati soprattutto quando ho provato a collegare i Pamu Slide ad un secondo dispositivo. Il passaggio dall'iPhone al Mac è stato abbastanza tragico e, con entrambi i dspositivi nelle vicinanze, ho avuto una marea di problemi. Non so se si sia trattato di una casualità (dato che non mi risulta che le Pamu Slide possano tenere due dispositivi associati) o altro, ma sta di fatto che per una mattina ho smesso di usarle per frustrazione, dato che l'auricolare destro si scollegava sistematicamente dal sinistro.

In ogni caso, dopo averle dissociate dal Mac e lasciate in carica per un bel po', i problemi di disconnessione sembrano essere scomparsi.

Prezzo

Ancora una volta per gli auricolari Pamu, il prezzo è il vero punto cruciale della questione. Chi riuscirà ad acquistarne un paio a 49$, tutto sommato fa un buon affare: personalmente ho un po' detestato il case così ingombrante, ma se siete disposti a soprassedere sulle dimensioni e ad ignorare il supporto post vendita, le cuffiette valgono decisamente questo prezzo. A 70€ (il prezzo incluso di spese di spedizione per l'Italia), c'è molta più concorrenza e, prima dell'acquisto, vi consiglierei di essere ben sicuri di voler proprio le Pamu Slide, dato che su Amazon (che ha sicuramente una'assistenza post vendita migliore) ci sono tante scelte interessanti.

Infine, ovviamente a 160€ non ve le consiglio: ci sono tantissime altre scelte migliori in quella fascia di prezzo.

Foto

Giudizio Finale

Pamu Slide

Gli auricolari Pamu Slide sono auricolari validi, con un'autonomia incredibile, una buona qualità audio (nonostante qualche pecca) e un buon sistema di controlli. Peccato che il case sia gigantesco e che ci sia qualche sporadico problema di disconnessione tra i due auricolari. In ogni caso, verdetto definitivo dipende molto dal prezzo a cui le trovate: a 50$ sono un buon affare, ma all'aumentare della spesa aumentano anche le valide alternative.

Voto finale

Pamu Slide

Pro

  • Autonomia incredibile
  • Bluetooth 5.0 e chip Qualcomm QCC3020
  • Buon sistema di controlli

Contro

  • Case enorme
  • Sporadici problemi di disconnessione
  • La funzione di ricairca wireless è inutile

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.