OnePlus Buds Z: l'alternativa economica che stavate cercando

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
OnePlus Buds Z: l'alternativa economica che stavate cercando

Recensione OnePlus Buds Z – Vi ricordate i OnePlus Buds? Gli ultimi auricolari true wireless dell'azienda ci avevano confermato che, anche sul fronte audio, OnePlus sa come muoversi. Certo le cuffiette non brillavano per originalità nel design (al punto da essere sequestrate in dogana, scambiate per cloni di AirPods), ma la realtà è che della forma di un paio di auricolari non importa quasi a nessuno, e va bene così.

E del design importa ancor meno se parliamo di un paio di auricolari da soli 59€, come i nuovi OnePlus Buds Z. Che si confermano forse la miglior scelta possibile per chi vuole tutto, spendendo il meno possibile.

PRO

  • Ottimo rapporto qualità/prezzo
  • Play/pausa automatico
  • Switch rapido tra i dispositivi
  • Comode e leggerissime
  • Certificazione IP55

CONTRO

  • Scarsa personalizzazione dei comandi
  • App non disponibile per iOS
  • Niente ANC o altre funzioni smart
  • Audio così così

Confezione

Nella confezione di vendita, compatta e con i colori tipici di OnePlus, oltre gli auricolari e il case di ricarica troviamo un po' di manualistica, due coppie di gommini aggiuntivi in una bustina di plastica e il solito cavo USB/USB-C ridicolmente corto.

Bello, in bianco e rosso, ma davvero troppo corto. Ma ormai ci ho fatto il callo, non mi stupisco neanche più.

Costruzione e comodità

Con queste nuove Buds Z, OnePlus cambia strada: addio al design half-in-ear del precedente modello, che ricordava tanto gli AirPods classici, si torna ai gommini e al classico form factor degli auricolari in-ear.

C'è chi ne sarà contento (come me), chi non sopporta i gommini infilati nelle orecchie e dovrà orientarsi ad altro (dispiace, davvero).

In ogni caso, i OnePlus Buds Z sono ridicolmente leggeri, comodi e a prova di qualsiasi orecchio. Ormai gli auricolari con le stanghette che si allungano sulla guancia sono una forma collaudata, difficile da sbagliare.

Il risultato sono queste cuffiette comodissime e leggerissime, che vi dimenticherete di avere addosso. Bene così.

Sono realizzati interamente in plastica, ma hanno quel rivestimento lucido che dà l'idea di un prodotto ricercato e - che ve lo dico a fare – che ricorda tantissimo gli AirPods di Apple, soprattutto nella colorazione bianca che sto provando io.

La custodia è oblunga, molto compatta: sul retro ha un piccolo tasto per l'accoppiamento Bluetooth e il connettore USB-C. Sulla parte frontale un piccolo LED multicolore, che indica lo stato della ricarica: verde vuol dire sopra il 20%, rosso sotto il 20%. Essenziale, ma sufficiente.

OnePlus fa anche un balzo in avanti anche in termini di resistenza a polvere e liquidi: questi Buds Z hanno infatti certificazione IP55, il che vuol dire che non temono sudore e che potete indossarli senza problemi anche per allenarvi (anche considerando che stanno stabili alle orecchie).

Funzioni e qualità audio

Qualità sonora

La qualità audio di questi auricolari è ok per il prezzo, ma nulla di eccezionale: non sono un modello dedicato agli audiofili e il profilo sonoro è quello più "commerciale", con i bassi un po' spinti rispetto al resto.

In ogni caso, i bassi mancano di complessità e un po' tutte le frequenze sono "schiacciate", i suoni poco ariosi.

Questo rende difficile la separazione dei vari strumenti: in brani un po' dissonanti, come ad esempio l'intro de Come Vera Nabokov de I Cani, tutti i suoni si mescolano, si sporcano e quando entrano i sintetizzatori (da 0:26) coprono tutto, con buona pace per i tentativi di sperimentazione musicale di Niccolò Contessa.

Intendiamoci: la maggior parte degli auricolari economici (e non solo) suona così, e questi OnePlus Buds Z vanno anche benone, considerando il costo. Per 59€ è difficile aspettarsi un suono più complesso di così.

Connettività

Il Bluetooth è ovviamente in versione 5.0 (quindi nessun problema di lag nel guardare film o serie TV) e i codec supportati sono SBC e AAC (niente aptX). Inoltre, c'è anche il supporto Fast Pair di Google: basta aprire la custodia vicino ad un qualsiasi smartphone Android per veder apparire il popup per l’accoppiamento.

Una volta estratti gli auricolari dal case, l'abbinamento è istantaneo e non ha mai dato problemi.

App e controlli

Per interfacciarsi con le cuffie è disponibile un'applicazione (solo per Android) chiamata HeyMelody: si tratta di un software dedicato a tutti gli auricolari di OnePlus e OPPO. Purtroppo, però, non ha molte funzionalità: permette di vedere la carica residua della batteria, aggiornare il firmware e personalizzare il doppio tap, unico sistema di controllo disponibile.

Se avete un iPhone, quindi, non vi consigliamo questi auricolari, eccessivamente limitati con iOS. OnePlus mantiene anche una piccola esclusiva per i suoi dispositivi: con gli smartphone dell'azienda, infatti, è disponibile il supporto al Dolby Atmos.

Come accennato, non si può dire che queste OnePlus Buds Z brillino per comandi: di default, su entrambi gli auricolari il doppio tap va alla traccia successiva. Con l'applicazione è possibile anche scegliere di mandare in Play/Pausa, richiamare l'assistente vocale o andare alla traccia precedente.

Tuttavia, c'è una piccola chicca che mi fa impazzire: con un tap prolungato(indifferentemente su auricolare destro o sinistro), le OnePlus Buds Z switchano tra gli ultimi due dispositivi associati. In mancanza di multipoint (connessione simultanea) è una funzione davvero comodissima, che vorrei che diventasse uno standard su tutte le cuffie Bluetooth: basta un semplice gesto per disconnettere lo smartphone e connettere il PC, e viceversa. Se usate le cuffie Bluetooth su più di un dispositivo, questo vi farà risparmiare tantissimo tempo.

Inoltre, molto apprezzati i sensori di prossimità, che mandano automaticamente in pausa la musica quando rimuoviamo un auricolare dalle orecchie e riprendono la riproduzione quando li indossiamo nuovamente entrambi. Una funzione tutt'altro che scontata in questa fascia di prezzo.

Autonomia

L'autonomia è buona, nella media del mercato: OnePlus dichiara 5 ore con una singola ricarica e fino a 20 ore con le ricariche fornite dal case. Nei nostri test, sono durate leggermente di meno: intorno alle quattro ore e mezza con una ricarica.

Tuttavia, gli auricolari supportano la ricarica rapida: bastano 10 minuti di carica per avere 3 ore di ascolto.

Microfoni

Su ogni auricolare troviamo due microfoni, che garantiscono una qualità in chiamata più che dignitosa: non siamo al top del top, ma con i OnePlus Buds Z riuscirete tranquillamente a fare telefonate se non vi trovate in luoghi troppo rumorosi. Inoltre, come potete ascoltare dalla registrazione qui sotto, i microfoni riescono a catturare bene la voce e ad isolare i rumori di fondo.

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Prezzo

Veniamo al punto forte dell'intera recensione: il prezzo. Con un costo di soli 59€, questi auricolari si propongono come un'ottima alternativa alle centinaia di cuffiette economiche che potrete trovare su Amazon. Costano qualche decina di euro in più rispetto ai tanti modelli senza nome, ma offrono qualche chicca interessante come il Play/Pausa automatico, lo switch rapido e, in generale, una qualità costruttiva e l'affidabilità di un brand consolidato come OnePlus.

I OnePlus Buds Z non sono (ancora?) disponibili su Amazon, potete acquistarle solo dal sito ufficiale dell'azienda.

Foto

Giudizio Finale

OnePlus Buds Z

Se cercate degli auricolari economici ma affidabili, dovreste dare un'occhiata ai OnePlus Buds Z: non sono certo cuffiette per audiofili e non hanno grandi funzioni smart, ma sono costruite bene e hanno qualche piccola chicca che vale l'acquisto, come i sensori di prossimità, lo switch rapido tra i dispositivi e la certificazione IP55.

Voto finale

OnePlus Buds Z

Pro

  • Ottimo rapporto qualità/prezzo
  • Play/pausa automatico
  • Switch rapido tra i dispositivi
  • Comode e leggerissime
  • Certificazione IP55

Contro

  • Scarsa personalizzazione dei comandi
  • App non disponibile per iOS
  • Niente ANC o altre funzioni smart
  • Audio così così

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.