Recensione Jabra Elite 7 Pro: microfoni pazzeschi!

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

Non voglio nascondermi: Jabra è una delle aziende che preferisco in assoluto quando si parla di auricoalri true wireless. Dai tempi degli Elite 75t, mi sono innamorato della cura dell'azienda danese verso i suoi prodotti: guardando all'app eccellente o alle scelte in controtendenza (come i controlli fisici), è evidente che Jabra sia sempre stata una società che sa bene dove vuole andare.

Con i nuovi Elite 7 Pro, Jabra voleva un paio di auricolari super affidabili per le chiamate. Un po' curiosa la scelta di realizzare un nuovo modello che non è un top di gamma assoluto: a scanso di equivoci, infatti, dovreste sapere che gli Elite85t rimangono superiori per alcuni aspetti (audio e ANC), e costano anche di più.

Ma sapete che c'è? Che Jabra ha fatto centro di nuovo e, nonostante qualche sbavatura, questi Elite 7 Pro sono un paio di ottimi auricolari true wireless, soprattutto per chi telefona molto.

PRO

  • Microfoni eccellenti
  • Auonomia eccellente
  • Elevata resistenza a polvere e liquidi (certificazione IP57)
  • Comode da indossare
  • Ottima companion app
  • Ottimi pulsanti fisici
  • Buona qualità audio (con equalizzatore)

CONTRO

  • La confgurazione dell'ANC è complessa
  • Nessun codec ad alta risoluzione
  • Niente multipoint al lancio (ma arriverà con un aggiornamento)

Confezione

Confezione di vendita senza particolari sorprese, con la dotazione standard di qualsiasi paio di auricolari: un cavetto USB/USB-C piuttosto corto e due coppie di gommini aggiuntivi (misure S ed L), che si aggiungono ai gommini di taglia M montati di default.

Costruzione e comodità

I nuovi Jabra Elite 7 Pro sono più sottili e affusolati rispetto ai modelli del passato dell'azienda, soprattutto rispetto ai più recenti Elite 85t che, sotto un certo punto di vista, sono i loro più importanti rivali.

Come sempre, Jabra ha analizzato migliaia di forme di orecchie per arrivare al design finale del prodotto. Il risultato sono un paio di auricolari che si incastrano perfettamente nel canale uditivo e offrono un ottimo isolamento passivo, ma senza appesantire eccessivamente l'orecchio. Come sempre, la comodità è un fattore altamente personale e se non sopportate gli auricolari in-ear, difficile che questi vi piacciano. Ma, parlando per me, posso dire di averli trovati molto comodi da indossare e in grado di bloccare parecchio i rumori, ancor prima di attivare l'ANC.

La superficie esterna degli auricolari è dedicata interamente ai tasti fisici: ancora una vola, Jabra preferisce dei pulsanti che si premono davero rispetto ai sensori touch. Personalmente sono un grande sostenitore di questa scelta: i tasti fisici danno un feedback chiaro e immediato quando si premono (e funzionano anche con i guanti, che qui a Milano fa già ferddo).

Eccellente la certificazione IP57, che assicura resistenza a polvere e acqua.

Il case di ricarica è più piccolo e compato dei modelli precedenti: si infila facilmente in qualsiasi tasca e l'interno è rivestito di una gomma molto gradevole al tatto (che però si sporca facilmente). Sulla parte frontale troviamo un LED multicolore che indica lo stato di carica e il connettore USB-C per la ricarica. Esteticamente parlando, il connettore USB-C sul fronte non mi piace affatto, ma non è un vero problema.

Qualità sonora

La qualità sonora di questi Jabra Elite 7 Pro è abbastanza buona, ma non spicca particolarmente per fedeltà.

I driver da 6 mm dimostrano i loro limiti rispetto agli altoparlanti da 12 mm degli Elite 85t, che hanno un suono più ricco di dettagli.

Ma questo non vuol dire che gli Elite 7 Pro suonino male, tutt'altro: il suono di questi nuovi auricolari di Jabra è caldo e piacevole, con una leggerissima enfasi sui bassi e un'ottima dinamica. Buono ma non eccellente il soundstage: trattandosi di auricolri non ci si aspetta miracoli, ma un po' di ampiezza in più non avrebbe guastato.

Sebbene tutte le frequenze suonino senza sbavature, meritano una menzione particolare i bassi, rotondi, precisi e intensi.

E nel caso non vi piacesse il profilo di default, dall'app Sound+ avrete la possibilità di personalizzarlo, scegliendo uno dei preset disponibili o regolando manualmente l'equalizzatore a 5 bande.

Nel complesso, quindi, troviamo un audio con un'ottima messa a punto da parte di Jabra, che riesce a sfruttare al meglio i driver da 6 mm: pur non avendo un suono completamente neutrale, gli Elite 7 Pro hanno un suono molto gradevole e divertente da ascoltare.

App e funzioni

La companion app di Jabra, chiamata Sound+, è in assoluto una delle mie preferite del panorama true wireless. Piena di funzioni e personalizzazioni, ma abbastanza ben organizzata da non far perdere l'utente.

Oltre la possibilità di personalizzare il suono e l'equalizzatore, troviamo i controlli relativi ad ANC e HearThrough (entrambi regolabili in intensità), la modalità Soundscape che riproduce suoni della natura (che io apprezzo per leggere in metropolitana), e poi i menu per personalizzare controlli (sia in ambito multimediale che per chiamate), la funzionalità per ritrovare gli auricolari smarriti (tramite ultima posizione nota e facendoli suonare), un test di vestibilità e l'ottimo MySound, ossia un test da eseguire con attenzione per personalizzare automaticamente il suono in base alle frequnze che le nostre orecchie riescono a sentire.

C'è poi un'altra tonnellata di piccole impostazioni tra cui scegliere, che permettono davvero di rifinire al meglio l'esperienza utente.

Da notare la possibilità di selezionare l'assistente vocale, perché gli Elite 7 Pro supportano anche Alexa (oltre a Google Assistant/Siri).

Cancellazione del rumore

La cancellazione del rumore è un mix di gioia e dolori. L'ANC non è neanche attivabile prima di aver scaricato e configurato l'app Sound+, che nella fase iniziale vi farà personalizzare un gran numero di parametri, tra cui anche l'ANC.

Il problema è che il sistema di personalizzazione della cancellazione del rumore è un po' confusionario: ci si trova a scegliere tra nove valori piazzati su un'asta, senza alcun riferimento utile a capire le frequnze su cui si concentrerà l'ANC. Avrei preferito molto avere dei preset (ad esempio Mezzi pubblici, Bar...) o qualsiasi altra indicazione: affidarsi unicamente al proprio udito, cercando di capire quale tra i 9 puntini anonimi sia quello più adatto, non è il massimo.

C'è da dire che la differenza si sente e ri-configurando l'ANC in contesti diversi ho notato il cambiamento (rispetto all'approssimativa configurazione eseguita all'inizio), ma a meno che non abbiate davanti un volo da 9 ore, non è qualcosa che rifarei ogni volta.

In generale, l'ANC è buono, ma non al livello dei top come i Sony WF-1000XM4 (o come quello degli Elite 85t): fa il suo dovere grazie anche all'isolamento passivo dovuto dal design, ma è un po' inferiore rispetto la concorrenza nella stessa fascia di prezzo.

Connettività

I Jabra Elite 7 Pro hanno Bluetooth 5.2 e supportano codec SBC e AAC. Come ormai ogni paio di auricolari con tecnologia Bluetooth di ultima generazione, non c'è alcun problema di lag tra audio e video.

Il grande assente (al momento) è il multipoint, ossia la possibilità di collegare contemporaneamente gli auricolari a due dispositivi. Negli anni Jabra si era fatta notare e apprezzare proprio per il multipoint, sempre presente sui suoi modelli di cuffie e auricolari. 

Tuttavia, l'assenza del multipoint è solo momentanea: sin dal lancio, l'azienda danese ha incluso la funzionalità nell'elenco delle specifiche tecniche e ha assicurato che il multipoint verrà introdotto con un aggiornamento firmware che dovrebbe arrivare a gennaio 2022.

Controlli

I Jabra Elite 7 Pro hanno pulsanti fisici che apprezzo moltissimo: hanno una corsa breve, sono quindi facili da premere e restituiscono un chiaro feedback meccanico. 

Inoltre, sono completamente (ma davvero completamente) personalizzabili dall'app Sound+ e includono anche il controllo del volume. Di default, i comandi sono:

  • Auricolare SX:
    • Clic: controllo del rumore (ANC/HearThrough)
    • Doppio clic: assistente vocale (o avvia Spotify – solo Android, personalizzabile dall'app)
    • Clic prolungato: abbassa volume
  • Auricolare DX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: traccia successiva
    • Triplo clic: traccia precedente
    • Clic prolungato: alza volume

Autonomia

Jabra dichiara un'autonomia fino a 8 ore con ANC attivo: nei miei test, gli Elite 7 Pro sono durati circa sette ore e mezzo, quindi più o meno in linea con quanto promesso dall'azienda. Un ottimo risultato, anche più alto di molti altri top di gamma del settore.

La custodia fornisce due ricariche e mezzo circa, per un'autonomia complessiva fino a 30 ore. Il case supporta la ricarica rapida (1 ora di ascolto dopo 5 minuti di carica) e la ricarica wireless.

Microfoni

I microfoni sono il fiore all'occhiello dei nuovi Jabra Elite 7 Pro. Buona parte della presentazione di lancio si è concentrata proprio sulla nuova tecnologia MultiSensor Voice, che combina l'audio catturato dai 4 microfoni ai dati raccolti dal Voice Pick Up (ossia sensore osseo che percepisce i movimenti della mandibola) per isolare la voce ed eliminare i rumori di fondo, con una particolare attenzione al vento (da sempre, uno dei principali problemi per chi effettua chiamate in mobilità).

La tecnologia senza dubbio funziona e mi ha permesso di effettuare tranquillamente chiamate mentre pedalavo in bici, in mezzo al traffico, contro vento. Praticamente la peggiore delle condizioni possibili.

Quel che ho riscontrato (e che potete constatare anche voi nella videorecensione) è che gli Elite 7 Pro tendono a mantenere una certa naturalità della voce, che non diventa mai metallica. Questo, però, implica tagliare meno frequenze e, quindi, mantenere più rumori di sottofondo rispetto alla concorrenza.

Per farvi un'idea, vi suggerisco di guardare la video recensione (la trovate in alto), dove metto a confronto i microfoni con quelli di AirPods Pro, Huawei FreeBuds 4, Samsung Galaxy Buds 2 e Jabra Elite 85t.

In ogni caso, il risultato è eccelente, specialmente considerando che parliamo di cuffiette senza astina: quando arriverà il multipoint, saranno gli auricolari perfetti per chi effettua molte chiamate per lavoro e non solo (e vuole rispondere su Teams, ma anche al telefono).

Prezzo

Con un prezzo di 199€, i Jabra Elite 7 Pro rientrano ovviamente nella fascia dei alta del mercato, anche se con un costo nettamente inferiore rispetto a modelli super top come i  Sony WF-1000XM4 o gli AirPods Pro.

Il prezzo è comunque elevato: i Jabra Elite 7 Pro sono auricolari eccellenti, ma saranno davvero "completi" solo con l'introduzione del multipoint.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

I Jabra Elite 7 Pro sono un paio di ottimi auricolari, dedicati soprattutto a chi esegue molte chiamate in mobilità. Buona la qualità audio e buono l'ANC (nonostante il complesso sistema di configurazione), eccellente l'autonomia e ottimi i controlli fisici. Ma se in molti aspetti gli Elite 7 Pro sarebbero comparabili a tanti altri modelli, più o meno affini, mai come quest'anno la differenza la fanno i microfoni, dove si nota il vero stacco rispetto alla concorrenza. Speriamo solo che Jabra implementi al più presto il multipoint come promesso.

Sommario

Confezione 6

Costruzione e comodità 8.8

Qualità sonora 7.6

App e funzioni 8.5

Autonomia 8

Microfoni 8.8

Prezzo 7

Voto finale

Pro

  • Microfoni eccellenti
  • Auonomia eccellente
  • Elevata resistenza a polvere e liquidi (certificazione IP57)
  • Comode da indossare
  • Ottima companion app
  • Ottimi pulsanti fisici
  • Buona qualità audio (con equalizzatore)

Contro

  • La confgurazione dell'ANC è complessa
  • Nessun codec ad alta risoluzione
  • Niente multipoint al lancio (ma arriverà con un aggiornamento)

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.