Bose SoundSport Free, la recensione (foto e video)

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

Non nasconderemo che da un marchio importante come Bose ci si aspetta sempre il massimo. Nel settore audio la concorrenza è molto agguerrita e, in un mare di prodotti iper-economici, non è sempre facile distinguersi e convincere gli acquirenti del proprio valore aggiunto.

A tal proposito, le SoundSport Free puntano a spiccare in un mercato che si sta riempiendo sempre di più di auricolari full wireless: ma cosa hanno da offrire per fare la differenza?

PRO

  • Ottima qualità audio
  • Molto comode, anche da indossare a lungo
  • Buona autonomia

CONTRO

  • Prezzo non per tutti
  • Latenza audio/video
  • Tasti duri da premere

Confezione

Considerando il prezzo non ci sarebbe dispiaciuto trovare qualcosa in più nella confezione di queste Bose SoundSport Free. Per fortuna non manca lo stretto indispensabile, ossia un cortissimo cavo USB-microUSB per ricaricare il case (che a sua volta ricarica le cuffie) e due inserti StayHear+ sostitutivi (uno più piccolo e uno più grande rispetto a quelli applicati di base).

Costruzione e comodità

 

Partiamo affrontando subito il grande elefante nella stanza: le SoundSport Free non sono belle alla vista. Il design sembra suggerire che indossandole vi trasformerete in un qualche tipo di cyborg con strani sensori che sputano al posto delle orecchie. Ma se un discutibile design è il prezzo da pagare per questa comodità, per me si può iniziare a far a gara a chi produce gli auricolari più orribili.

Ci sono opinioni contrastanti in merito e, come sempre, dipende moltisismo dai propri gusti personali, ma per me queste Bose sono le cuffie full-wireless più comode mai provate.

Non affatto scommesso sull'ergonomia, ma sta di fatto che gli inserti StayHear+, ossia questa strana accoppiata di gommini e alette fusi in un unico pezzo di silicone morbido, risultano incredibilmente confortevoli da indossare, oltre ad essere molto stabili anche durante la corsa. Inoltre, gli auricolari sono davvero leggerissimi e, anche per lunghe sessioni di ascolto, non mi hanno causato alcun fastidio.

Sia le cuffie che il case che le contiene (e le ricarica) sono realizzati in plastica e sono di ottima fattura: insomma, qualità costruttiva promossa a pieni voti.

A proposito della custodia/caricabatteria, purtroppo è molto meno "comoda" degli auricolari stessi, perché è piuttosto ingombrante e portarsela dietro può essere un po' un impiccio (dipende tutto da quanto sono grandi le vostre tasche, insomma).

Funzioni e qualità audio

Per parlare dell'esperienza d'uso delle Bose SoundSport Free, iniziamo dal più grande pregio di queste cuffie: la qualità audio. Senza girarci troppo attorno, questi sono gli auricolari full-wireless che suonano meglio tra tutti quelli provati finora.

Il suono è equilibrato ed avvolgente, i bassi si fanno sentire senza risultare artefatti e gli alti mi hanno regalato grandi gioie nelle sessioni d'ascolto con la mia playlist di musica classica. Potrei parlare a lungo di quanto mi sia piaciuto ascoltare musica con queste SoundSport, di come si riescano a distinguere gli strumenti e percepire le più piccole sfumature, ma sono sicuro di aver già reso l'idea.

La connessione Bluetooth è stabile e non si sono mai presentate incertezze nel momento dell'accoppiamento, che è sempre stato immediato una volta rimossi gli auricolari dal case. Tuttavia, manca il supporto all'aptX e si verificano spesso problemi di latenza audio quando si guardano video: questo conferma che si tratti di cuffie pensate esclusivamente per ascoltare la musica, principalmente mentre ci si allena.

A proposito di connessione, il modo migliore per accoppiare ed utilizzare le cuffie con uno smartphone (Android o iOS) è scaricare l'app Bose Connect.

Il software della società non è particolarmente utile (e no, non c'è un equalizzatore), ma può essere utile per tenere sotto controllo la percentuale di carica residua e il volume, oltre che come manuale d'istruzioni digitale. C'è una simpatica funzione che permette di rinominare le cuffie (modificando il nome che vedete nella lista dei dispositivi Blueooth) e che può sorprendervi con nomi particolari (quelle che sto provando sono state battezzate Hocus Pocus); ma, soprattutto, merita una menzione la voce Trova  auricolari, che permette di vedere l'ultima posizione nota e di far suonare gli auricolari, nel caso in cui li abbiate smarriti.

Per controllare gli auricolari ci sono quattro tasti che per me sono una delle note dolenti del prodotto. Parliamo di quattro pulsanti, di cui uno sull'auricolare sinistro (che tra le altre cose, permette di mandare in modalità di accoppiamento) e tre sull'auricolare destro, ossia Volume+, Volume- e il classico pulsante multifunzione Play/Pausa che si usa anche per richiamare l'assistente virtuale e per cambiare canzone (con un doppio clic).

Il grande difetto di questi tasti è che sono davvero molto duri da premere. Intendiamoci, non è un dramma e dopo un po' ci si fa l'abitudine, ma per rendere l'idea di come complichino l'esperienza utente vi basterà sapere che più di una volta, mentre ascoltavo musica in bici,  non sono riuscito a cambiare traccia o modificare il volume e ho dovuto fermarmi per farlo.

A proposito dell'utilizzo in bici, è doveroso segnalare che l'isolamento acustico è quasi nullo. A differenza di molte auricolari in-ear, che creano una sorta di effetto ventosa che impedisce ai suoni di passare, con queste Bose non faticherete a sentire i suoni dell'ambiente circostante, a meno che non portiate i volumi al massimo. Questo può essere considerato un pregio o un difetto, a seconda del vostro utilizzo. Ad esempio, chi le usa durante gli allenamenti in palestra, probabilmente avrebbe preferito un po' più di isolamento dal mondo esterno; d'altra parte, chi va a correre o ascolta musica in bici, sarà contento di riuscire a sentire quel che lo circonda.

Inoltre, questo evita la necessità di implementare funzioni per la trasparenza audio (di quelli che usano il microfono, che abbiamo visto su altri modelli), che non ci hanno mai convinto fino in fondo.

Trattandosi di cuffie pensate per lo sport, ovviamente non manca la resistenza a schizzi e sudore (certificazione IPX4) ma, a scanso di equivoci, precisiamo che non c'è alcuna memoria interna in cui salvare le proprie canzoni e quando andate a correre dovrete portarvi lo smartphone dietro.

Bose dichiara 5 ore di autonomia, ma noi diremmo un po' meno: siamo arrivati a 4 ore / 4 ore e mezza, che è comunque un ottimo risultato, anche considerando che per ottenere 45 minuti di autonomia basta una ricarica da un quarto d'ora.

Infine, concedeteci di puntare il dito contro un aspetto totalmente irrilevante ma estremamente fastidioso: la sintesi vocale in italiano è imbarazzante. Molto apprezzato che sia presente la voce informativa che comunica stato della batteria e il dispositivo a cui è connesso, ma ci auguriamo che Bose lavori un po' sulla localizzazione italiana.

Prezzo

Le Bose SoundSport Free vengono vendute al prezzo di 199€: sono disponibili in tre colorazioni (Triple Black, Arancione brillante e Blu notte) e potete acquistarle su Amazon. È evidente che si tratti di un costo elevato (anche se in linea con il settore), ma questo è il prezzo da pagare per avere ottime auricolari per lo sport con ottima resa sonora.

Foto

Giudizio Finale

Bose SoundSport Free

Le Bose SoundSport Free sono le cuffie perfette per chi va a correre e cerca massima comodità e miglior esperienza audio possibile. Il prezzo potrebbe allontanare qualcuno, magari chi vuole auricolari da utilizzare in ogni occasione (e non può accettare la latenza audio). Ma se state cercando il compagno perfetto per allenarvi ascoltando la musica come si deve, l'avete trovato.

Sommario

Confezione 6.5

Costruzione e comodità 8.5

Funzioni e qualità audio 8.5

Prezzo 6.5

Voto finale

Bose SoundSport Free

Pro

  • Ottima qualità audio
  • Molto comode, anche da indossare a lungo
  • Buona autonomia

Contro

  • Prezzo non per tutti
  • Latenza audio/video
  • Tasti duri da premere

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.