L'Italia è quasi tutta 5G, sulla qualità c'è ancora da lavorare

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
L'Italia è quasi tutta 5G, sulla qualità c'è ancora da lavorare

Il 5G rappresenta sicuramente la svolta generazionale delle reti mobili e in Italia sta sempre più prendendo piede, a ritmo della copertura offerta dai vari operatori e dalle offerte degli stessi. EY ha appena condiviso un'interessante report sullo stato del 5G in Italia.

La nota società di consulenza ha analizzato in particolare la copertura delle reti 5G sul territorio nazionale. Mediamente siamo a livelli molto incoraggianti: si parla di una copertutra che attualmente si attesta al 95%, quando poco più di un anno fa arrivavamo appena al 10%. Tale copertura è estremamente omogenea sul territorio, come vedete dal grafico in tutte le regioni si supera il 95% di copertura media.

Mentre i dati sulla copertura sono molto positivi, il report mette in evidenza che sulla qualità delle reti c'è ancora del lavoro da fare. Attualmente infatti staremmo sperimentando una versione light del 5G, grazie ad alcuni degli operatori che hanno potenziato le attuali reti LTE facendo affidamento sulla banda 3,5 GHz.

Altri, come WindTre, hanno fatto affidamento sulla tecnologia Dynamic Spectrum Sharing per potenziare le esistenti reti LTE.

La svolta quando ci sarà? Arriverà quando saranno attive le reti 5G standalone, momento in cui si apprezzeranno profondamente i benefici con una rete che offre bassissima latenza oltre che alte velocità di trasferimento dati.