Google evidenzierà i risultati di ricerca più citati

E altre novità per migliorare l'attendibilità delle notizie.
Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Google evidenzierà i risultati di ricerca più citati

Al giorno d'oggi possiamo reperire notizie e informazioni da tantissime fonti e purtroppo, ma allo stesso tempo ovvio, non tutte sono affidabili e costruttive per un'informazione chiara e oggettiva. Google, il provider di ricerca più usato in assoluto, ha annunciato novità in questo senso.

Google ha infatti annunciato di aver investito ulteriori 10 milioni di dollari per combattere la disinformazione e incentivare il fact checking, in tempi in cui questi aspetti possono giocare un ruolo fondamentale, come nella guerra in Ucraina. La prima novità annunciata da Google riguarda la proposizione di avvisi nel caso in cui si cerchino delle notizie con risultati ambigui, derivanti da poca affidabilità delle fonti disponibili. Qui sotto trovate un esempio immediato.

Google ha anche annunciato l'arrivo di etichette speciali per i risultati di ricerca, con le quali verranno identificati i risultati che arrivano da fonti particolarmente citate, con lo scopo di sottolineare le fonti che appaiono più affidabili.

Un criterio che concettualmente è identico a quello che si applica in ricerca scientifica. La novità è in arrivo per gli utenti USA ma nelle prossime settimane dovrebbe arrivare anche a livello globale per tutti.

Google ha anche annunciato il rinnovo e aggiornamento del suo tool per il fact checking. Si chiama appunto Fact Check Tools ed è utile alla verifica di fonti in relazione ad uno specifico argomento. Il tool è disponibile pubblicamente a questo indirizzo.

Infine, Google ha annunciato l'introduzione di una nuova sezione per i risultati di ricerca che fornirà informazioni sulla fonte della notizia. Come vedete dall'animazione qui sotto, al fianco di ogni risultato sarà presente un menù contestuale con il quale sarà possibile accedere alle informazioni sulla fonte in questione, per valutarne la sua attendibilità.

Fonte: Google