Gli iPhone base non avranno più il processore top di gamma

Lo sostiene Kuo, dichiarando come la mossa favorirebbe i fornitori di moduli fotocamera esclusivi delle versioni Pro
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Gli iPhone base non avranno più il processore top di gamma

Che i nuovi, attesissimi iPhone 14 (qui trovate la lista dei migliori iPhone sul mercato) avrebbero segnato una serie "prime volte" per Apple era cosa ormai assodata.

All'inizio di quest'anno infatti avevamo appreso che i modelli Pro dei nuovi smartphone della mela sarebbero stati differenziati dai modelli "lisci" non solo per un maggior quantitativo di RAM e una fotocamera zoom, ma anche per la mancanza del notch e per il fatto di essere dotati del nuovo chip A16 (mentre i fratelli minori avrebbero mantenuto l'A15 dell'attuale serie 13).

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Quest'ultima notizia era arrivata dal noto analista Ming-Chi Kuo, sempre molto informato sulle vicende Apple, e sembrava una scelta dovuta alle note carenze della catena di approvvigionamento che da tempo affliggono il settore. Ora invece Kuo ha rilanciato, spiegando che la scelta è di tipo strutturale e segnerà un cambiamento della strategia aziendale della casa di Cupertino.

Apple vuole spingere maggiormente sulle vendite dei modelli Pro

Come ormai sappiamo, Apple lancerà quattro dispositivi questo autunno:

  • iPhone 14
  • iPhone 14 Max
  • iPhone 14 Pro
  • iPhone 14 Pro Max

Abbiamo già detto che i modelli Pro diranno finalmente addio all'odiato/amato notch in favore di una soluzione "a pillola", e mentre la differenziazione a livello di design tra modelli Pro e base non è di per sé una novità (vedasi nel 2017 con il lancio di iPhone 8 e iPhone X), l'uso di un diverso processore lo è eccome (nel 2017 avevano tutti il chip A11).

Quindi per gli iPhone 14 "lisci" arriverà il chip A15 accompagnato da un maggiore quantitativo di RAM (6 GB invece di 4) rispetto agli iPhone 13, mentre gli iPhone 14 Pro riceveranno il processore A16 (che poi probabilmente non sarà questo grande passo avanti).

Ma torniamo a Kuo. Secondo l'analista, la mossa è di tipo strutturale, in quanto da quest'anno Apple vorrebbe spingere sul mercato i modelli più costosi, differenziandoli maggiormente dalle versioni base (sulla falsa riga di come avviene per gli iPad). Se infatti prima le previsioni di vendita degli iPhone 14 Pro erano intorno al 40-50% del totale, l'utilizzo di un processore diverso ha aumentato le stime fino al 60%. Questo ovviamente porterà a un incremento del prezzo medio degli iPhone e di conseguenza a un maggiore profitto per Apple.

Un effetto interessante della disamina di Kuo è che a beneficiare della mossa di Apple non saranno solo le casse della società, ma anche i fornitori di componenti per le fotocamere di fascia alta (esclusive per i modelli Pro) come Sony, Largan, Alps e LG Innotek.

Ovviamente siamo nel campo delle anticipazioni, ma Kuo è uno dei più noti analisti del settore, quindi le sue considerazioni hanno un certo peso. Resta da vedere se la mossa di Apple otterrà l'effetto sperato (dopotutto gli iPad più venduti non sono i Pro, ma i modelli base). In ogni caso, i nuovi iPhone 14 dovrebbero essere presentati a settembre di quest'anno, con un lancio sul mercato probabilmente a scaglioni a causa di problemi di fornitura.

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