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Una nuova ricerca svela e chiarisce i limiti della criptazione end-to-end su WhatsApp

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Una nuova ricerca svela e chiarisce i limiti della criptazione end-to-end su WhatsApp

Da quando è stata introdotta nel 2016, Facebook ha sbandierato a ogni occasione come la criptazione end-to-end su WhatsApp renda impossibile leggere un messaggio a chiunque non sia il mittente o il ricevitore. Eppure ci sono situazioni in cui quello che viene scritto può essere visto da qualcuno. Specifichiamo subito che questo qualcuno è uno dei circa mille consulenti specializzati nella revisione dei contenuti per scovare casi di abusi sui minori, attività terroristiche, spam e simili.

Una nuova ricerca spiega - o meglio rende chiara in maniera esplicita - il funzionamento di questo meccanismo che potrebbe spingere a sospettare della reale cifratura delle conversazioni. L'esistenza di un dipartimento espressamente dedicato all'analisi di contenuti illegali infatti - almeno in apparenza - cozza con il fatto che nessun altro possa leggere quello che scriviamo.

In effetti ogni volta che un utente viene segnalato, l'app segnala che gli ultimi 5 messaggi saranno inoltrati a WhatsApp per essere esaminati.

I moderatori ricevono quindi solamente questi in maniera non cifrata, ma - e WhatsApp si premura di ribadirlo - non possono accedere al resto della conversazione né a nessun'altra.

L'utente segnalato poi può essere bannato, giudicato "innocente" oppure messo in una lista e tenuto sotto osservazione. Tuttavia, proprio per permettere di comprendere meglio eventuali comportamenti fraudolenti, l'app raccoglie altre informazioni come i dettagli dei gruppi di cui fa parte, il numero di telefono, lo stato dei messaggi, il mobile ID univoco fino ad arrivare allo stato della batteria o alla potenza del segnale.

Insomma non c'è davvero niente di davvero nuovo o allarmante sotto al sole, ma dopo le recenti polemiche sulla nuova policy e la mega multa comminata dall'UE, il comportamento di Facebook e WhatsApp sono più che mai al centro dell'attenzione generale e ogni novità che riguarda la privacy viene analizzata scrupolosamente.

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