Ecco come poteva essere AirPower: il caricatore wireless mai lanciato da Apple appare in un video teardown (foto) (aggiornato)

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Ecco come poteva essere AirPower: il caricatore wireless mai lanciato da Apple appare in un video teardown (foto) (aggiornato)

Dopo essere stato annunciato nel 2017 e atteso per parecchi mesi, il progetto AirPower si è misteriosamente arenato. Apple nel 2019 infatti dichiarò che i test non avevano raggiunto gli elevati standard interni e che per  questo motivo il caricatore wireless non sarebbe stato commercializzato. All'epoca emersero diverse voci per spiegare il dietrofront: c'era chi parlava di una sfida tecnologica troppo complessa e chi invece puntava il dito su dei presunti costi eccessivi.

A distanza di non poco tempo, oggi emerge un video dalla Cina in cui quello che potrebbe essere un prototipo di AirPower viene smontato pezzo per pezzo mostrandone le varie parti. Il filmato è stato caricato sulla piattaforma bilibili (lo trovate qui, a partire dal minuto 4:25) e anche se non siamo in grado di comprendere cosa dica il tipo che lo smonta, possiamo comunque ammirare la complicata tecnologia impiegata.

Per la precisione si possono contare fino a 14 bobine di ricarica affustellate una sull'altra.

Un altro aspetto interessante è la struttura metallica, che ricorda quella di una tastiera, che contiene i componenti elettronici del caricatore. Anche da uno sguardo del genere il dispositivo appare abbastanza stratificato da motivare un costo superiore a un qualsiasi caricatore wireless. Ma chissà se in futuro Apple non ci ripenserà.

Aggiornamento 5 agosto 2021, ore 19:30

Un nostro connazionale, noto collezionista di prototipi Apple, ha pubblicato su Twitter il video di un AirPower funzionante. Giulio Zompetti ha spiegato, ai colleghi di The Verge, di averlo recuperato da una società cinese che si occupa dello smaltimento di rifiuti tecnologici. All'unità mancava il tappettino protettivo, ma era pienamente funzionante. Dopo aver smanettato un po' è riuscito a metterla in azione, tuttavia per poterla attivare è necessario un prototipo di iPhone e non funziona quindi con i modelli in vendita.

Nonostante le difficoltà la base di ricarica sembra fare il suo lavoro egregiamente e Zompetti afferma di non aver notato problemi di surriscaldamento, ossia la probabile causa del mancato lancio del gadget. Il fatto che non si sia manifestata finora però non vuol dire che non esista.

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