La maggior parte degli italiani non crede che il 5G sia nocivo per la salute

È quanto emerge dal recente rapporto realizzato dal Censis in collaborazione con WindTre.
Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
La maggior parte degli italiani non crede che il 5G sia nocivo per la salute

Il Censis ha realizzato, in collaborazione con WindTre, il rapporto denominato "Il valore della connettività nell’Italia del dopo Covid-19", il quale ha messo in evidenza alcuni numeri interessanti in merito all'accesso alla rete e dei servizi che offre agli utenti italiani.

Guarda il quadro generale, il rapporto ha messo in evidenza come la quasi totalità degli utenti interpellati creda che l'accesso a internet debba essere garantito a tutti. Per garantire tale accesso la maggior parte degli intervistati ritiene che le spese di accesso e gestione, per chi non può permettersele, debbano essere sostenute dalla fiscalità pubblica. Interessanti anche i numeri emersi in merito al 5G: l'80% degli italiani intervistati ritiene il 5G sicuro, ovvero non nocivo per la salute.

La metà degli intervistati ha invece paura delle truffe sul web e un italiano su cinque si dice spaventato da presunti hater online. In merito alla qualità della rete il 90% degli intervistati si è detto soddisfatto anche durante la pandemia e i periodi di lockdown associati, a conferma che gli operatori hanno gestito bene il sovraffollamento di internet rispetto ai soliti standard.

Il rapporto ha anche preso in considerazione come gli italiani scelgono il proprio operatore: oltre al prezzo, la maggior parte degli intervistati si dice attendo alla qualità della rete e alla percentuale di guasti e malfunzionamenti.