Tra le preferenze degli hacker c'è Telegram: come difendersi da rischi per i propri dati

Check Point Research ha pubblicato un nuovo report sulla sicurezza informatica.
Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Tra le preferenze degli hacker c'è Telegram: come difendersi da rischi per i propri dati

Non arrivano confortanti notizie in merito alla sicurezza informatica e alla privacy a valle dell'ultimo report presentato da Check Point Research, il quale ha analizzato come gli attacchi hacker si concentrino su specifiche applicazioni.

Tra le preferenze degli hacker troviamo infatti Telegram, una delle piattaforme di messaggistica istantanee più usate e popolari al mondo. I ricercatori di Check Point Research hanno sottolineato come spesso Telegram venga scelta dagli hacker per fungere da testa d'ariete durante gli attacchi. Questo perché l'app è disponibile su tutte le piattaforme, soprattutto su quelle mobili, per la possibilità di rimanere anonimi e per la facilità di estrazione dei dati.

Gli obiettivi di tali attacchi consistono nel furto di dati personali, come password, identità e altre tipologie di dati estremamente sensibili come quelli associati ai metodi di pagamento personali. Gli attacchi mirano a installare diverse tipologie di malware per mezzo dell'installazione di un trojan ad accesso remoto (Rat) soprannominato ToxicEye.

Nel caso in cui aveste il sospetto di essere stati hackerati secondo queste modalità, Check Point Research consiglia di cercare il file C: Users ToxicEye rat.exe e, se doveste trovarlo, rimuoverlo definitivamente.