Emissioni elettromagnetiche e 5G: i limiti italiani sono troppo bassi per il CEO di Iliad

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Emissioni elettromagnetiche e 5G: i limiti italiani sono troppo bassi per il CEO di Iliad

Torniamo a parlare di 5G e di emissioni elettromagnetiche correlate alle infrastrutture di rete necessarie per il funzionamento a pieno regime delle reti di nuova generazione sul nostro territorio nazionale. Il CEO di Iliad, Benedetto Levi, ha commentato i limiti esistenti in Italia.

Levi è stato intervistato dal Sole24Ore affrontando le tematiche dello sviluppo 5G da parte di Iliad e i limiti normativi esistenti in Italia. Il CEO di Iliad ritiene che l'Italia possa trovarsi in potenziale svantaggio rispetto agli altri paesi europei in termini di 5G: questo perché nel nostro Paese i limiti per le emissioni elettromagnetiche sono tra i più bassi d'Europa, ben al di sotto dei limiti fissati dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non-ionizzanti.

Pertanto Levi vede con favore gli adeguamenti contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stilato dal Governo italiano, per i quali tali limiti verrebbero alzati proprio per permettere agli operatori telefonici di sviluppare con più margine le loro infrastrutture 5G sul territorio nazionale.

Levi ha anche affrontato la questione del Recovery Fund, il quale, secondo lui, sarà un’opportunità unica per l’Italia per ridurre il digital divide. Infine, Levi ha anche commentato ulteriormente il lancio di Iliad nel mercato della telefonia fissa: il CEO dell'operatore italiano ha affermato che il termine ultimo per il lancio definitivo nel mercato italiano avverrà entro la fine della prossima estate. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi che riguardano questo aspetto.