Google fa un'altra magia: canticchiate per conoscere il titolo dei brani, attiva da subito in Italia (video)

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Google fa un'altra magia: canticchiate per conoscere il titolo dei brani, attiva da subito in Italia (video)

Google negli ultimi anni ci ha abituato a lampi di genio e la funzionalità che ha appena lanciato rientra tra questi: BigG ha appena lanciato la funzionalità di riconoscimento dei brani musicali che potrebbe lasciarvi a bocca aperta.

Tramite la classica ricerca Google ora è possibile identificare il titolo di una canzone semplicemente canticchiandola o fischiettandola al vostro smartphone. L'idea potrebbe non essere originalissima ma la feature funziona perfettamente, sia in modalità canterina che in modalità fischio. La novità è da subito disponibile per dispositivi Android anche in italiano, l'abbiamo subito provata come vedete dagli screenshot presenti qui sotto, e in lingua inglese per dispositivi iOS.

La sua modalità di utilizzo è estremamente semplice: basta accedere alla ricerca Google, tappare sull'icona del microfono e successivamente su Cerca un brano. A quel punto basterà canticchiare o fischiare la melodia che avete in testa per 10 - 15 secondi e il gioco è fatto. Nel caso in cui Google non fosse sicuro del risultato, vi verranno proposti una serie di risultati con la percentuale di matching.

Google ci ha tenuto a spiegare anche come funziona la novità che ha appena presentato: essenzialmente si basa su modelli di machine learning allenati in modo intensivo anche per riconoscere brani a partire da sorgenti umane come il canto o il fischio. Ogni melodia è associata a un certo schema di note musicali, una sorta di impronta digitale sonora, che porta i modelli di Google a riconoscere la corrispondenza univoca.

Inoltre, Google ha presentato alcune delle ultime novità in tema di ricerca sul web, nell'ambito dell'evento online Search On: BigG ha spiegato come sono stati notevolmente migliorati gli algoritmi di ricerca per essere in grado di interpretare correttamente le query di ricerca che contengono errori di ortografia o di battitura. In questo contesto sono state implementate delle risposte univoche, ove possibile, all'input di ricerca (qui sotto ne avete un esempio pratico). Oltre a tutto ciò, Google ha lavorato al miglioramento delle sue reti neurali per determinare gli argomenti più correlati alla query di ricerca e reso più accessibili e informative le news che riguardano il COVID-19.

Per maggiori dettagli su tutte le novità presentate da Google in tema di ricerca sul web vi invitiamo a leggere il post completo sul suo sito ufficiale.

Aggiornamento

Abbiamo parlato della notizia anche nel nostro podcast, SmartWorld News

Fonte: Google (1), (2)