Le notifiche di esposizione saranno integrate in iOS e Android

Si avvicina la seconda fase prevista da Apple e Google: il sistema di Notifiche di esposizione sarà integrato nel sistema operativo
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Le notifiche di esposizione saranno integrate in iOS e Android
Aggiornamento 02/09/2020

A differenza di quanto precedentemente indicato in questo articolo, Immuni continuerà ad essere necessaria in Italia. Apple e Google hanno chiarito che il nuovo sistema di Exposure Notifications Express servirà solo per i paesi che non hanno ancora sviluppato un'app: al contrario, non sostituirà Immuni o gli altri software nazionali già in circolazione. Per maggiori informazioni, vi rimandiamo a questo articolo.

Quando Apple e Google hanno annunciato il loro framework per il contact tracing ad aprile, avevano già comunicato che il sistema sarebbe stato suddiviso in due fasi: in un primo momento si sarebbe interfacciato con app sviluppate dai singoli paesi (Immuni, nel nostro caso), mentre con la seconda fase la notifica delle esposizioni sarebbe stata integrata nel sistema operativo.

In altre parole, con la fase due non sarà più necessario installare un'applicazione di terze parti per beneficiare del tracciamento dei contatti: sarà sufficiente abilitare una spunta dalle impostazioni di Android o iOS.

E adesso sembra proprio che ci stiamo avvicinando a questo momento: nelle ultime ore, infatti, Apple ha rilasciato la versione beta di iOS 13.7, la cui principale novità è proprio la possibilità di attivare le Notifiche di esposizione senza dover installare Immuni (o altre app analoghe). Dal changelog, infatti, si legge:

iOS 13.7 ti consente di aderire al sistema di notifiche di esposizione COVID-19 senza la necessità di scaricare un'app.

La disponibilità del sistema dipende dal supporto dell'autorità sanitaria pubblica locale. Per ulteriori informazioni, vedere covid19.apple.com/contacttracing

Per prima cosa, è doveroso precisare che Immuni sarà comunque necessaria per segnalare un'eventuale contagio: se risultate positivi al tampone, quindi, un operatore sanitario vi inviterà a segnalarlo proprio tramite Immuni.

Per quanto riguarda il resto, pur rimanendo assolutamente su base volontaria, il sistema di tracciamento dei contatti funzionerà al livello di sistema operativo, senza la necessità di coinvolgere un'app di terze parti.

Android ed iOS si occuperanno quindi non solo di scambiare i codici identificativi degli utenti per registrare i contatti, ma anche di scaricare la lista degli infetti dai database nazionali e segnalare eventuali incontri con positivi.

A tal proposito, non è ancora chiarissimo come cambierà il framework e la relativa gestione, poiché verosimilmente Apple e Google dovranno accordarsi con i diversi governi per l'accesso ai server, gestiti dai singoli paesi (in Italia da Sogei).

Abbiamo chiesto informazioni in merito al team di Immuni e aggiorneremo l'articolo in caso di novità.

L'aggiornamento sembra già pronto su iOS ma probabilmente arriverà presto anche su Android: anche in questo caso, per il sistema del robottino verde la funzione arriverà tramite un update di Google Play Services.

Considerando che iOS 14 arriverà indicativamente ad ottobre e sarà compatibile con gli stessi dispositivi su cui gira iOS 13, possiamo immaginare che l'integrazione delle Notifiche di esposizione nel sistema operativo sia quasi pronta per essere lanciata (in alternativa, non ci sarebbe stata ragione di includerla in un minor update come iOS 13.7).

Tuttavia, ribadiamo che l'integrazione di cui abbiamo stiamo parlando avverrà in futuro: finché non arriveranno comunicazioni ufficiali in merito, il consiglio è sempre quello di installare Immuni e utilizzare il sistema di Notifica delle esposizioni tramite app.