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Immuni arriva a 5 milioni di download e dà i primi frutti

L'app per il tracciamento delle esposizioni ha bloccato quattro focolai, ma i download sono ancora pochi
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Immuni arriva a 5 milioni di download e dà i primi frutti

Con l'aumento dei contagi, torna a crescere anche l'interesse per Immuni, l'applicazione italiana per il tracciamento dei contatti. Secondo gli ultimi dati, Immuni è stata scaricata da 5 milioni di persone, pari a circa il 13% della popolazione della penisola.

I numeri sono ancora piuttosto bassi, anche confrontandoli con gli altri paesi europei (la Germania era a 10,4 milioni il 15 luglio), ma l'applicazione inizia a dare i primi frutti: dal 1 giugno, 105 utenti positivi al tampone hanno utilizzato il software per segnalare il proprio contagio. Questo ha portato all'invio di 809 notifiche di contatto e il contenimento di quattro focolai.

Soprattutto in questa fase, in cui i contagi aumentano ed è fondamentale bloccare sul nascere i nuovi focolai, sarebbe utilissimo se tutti gli italiani avessero installato Immuni: come sottolineato dal professor Stefano Denicolai, docente di Innovation and Management all’Università di Pavia e membro della task force del governo, la prevenzione (anche tramite Immuni) è l'unico modo per isolare i contagi, salvare vite ed evitare nuovi lockdown.

A tal proposito, con il rientro a scuola, il Ministero dell'Istruzione ha invitato docenti, personale scolastico e studenti (che hanno almeno 14 anni) a scaricare l'applicazione, ribadendo che Immuni sarà uno strumento fondamentale per contenere il virus.

Ricordiamo che l'applicazione non raccoglie alcun dato personale, è sicura e tutela la privacy, non basandosi sulla posizione geografica ma solo sullo scambio di anonimi codici alfanumerici tramite Bluetooth: se volete sapere di più su come funziona Immuni, date un'occhiata al video qui sotto e, se non l'avete già fatto, scaricatela dai badge di seguito.