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Recensione Instagram Reels e confronto con TikTok

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
Recensione Instagram Reels e confronto con TikTok

La nascita di un nuovo social network nel mondo contemporaneo non è un evento da prendere sottogamba. Molta della discussione sociale e politica ormai si svolge su queste piattaforme e spesso anche i più classici TG e show televisivi fanno affidamento su queste fonti per costruire il loro palinsesto. Per questo l'esistenza di TikTok e il suo cercare di contrastarlo da parte di Instagram non è una notizia che merita di passare in sordina.

Fatte queste dovute premesse, bisogna anche ricordarsi che, benché la discussione si sia spostata più volte su piattaforme diverse, vedi Twitter, Facebook o Instagram, TikTok rimane comunque una piattaforma di creazione di brevi contenuti video e non certo un social votato alla discussione o all'approfondimento. Anche questi canali però sono ormai importanti per plasmare l'opinione pubblica sia su questioni frivole che su quelle più importanti.

Instagram ha lanciato ad inizio mese un suo sistema Reels che vi abbiamo già raccontato in un articolo apposito (con tanto di video spiegazione).

È inutile nascondersi dietro ad un dito, come le storie erano state mutuate da Snapchat oggi i reel sono stati plasmati attorno a quello che TikTok aveva già creato. In termini di funzionalità i Reels di Instagram però sono decisamente più semplici e offrono meno opzioni, partendo dal fatto che i video possono essere lunghi un massimo di 15 secondi, contro i 60 di TikTok. Fra le funzioni assenti più importanti manca la possibilità di fare duetti, ovvero di creare un nuovo video partendo da uno realizzato da un altro utente e registrando il proprio fianco a fianco. Manca poi una certa "finezza" nella gestione dell'audio, non permettendo di ri-doppiare un video già registrato con un nuovo audio o regolare i volumi fra il brano scelto e l'audio originale. In più, dai nostri test, Reels si è dimostrato molto meno stabile e più prono a crash o blocchi di sorta, aggiungendo per esempio un testo o un effetto.

La compressione video di Instagram è sempre drammatica.

Il più grande difetto di Reels però non è certo l'assenza di funzioni (che possono arrivare in futuro e che molti utenti Instagram non sanno neanche di poter avere) ma il fatto che proprio Reels non ha una sua "casa" e all'interno di Instagram sono difficili da trovare e navigare. I reel sono contenuti diversi dai classici post o le storie e pertanto meriterebbero uno spazio preciso che adesso è relegato al primo tab della sezione Scopri, che non in molti utilizzano. A questo si aggiunge un altro problema: l'algoritmo di Instagram è valido nel mostrare i contenuti più rilevanti delle persone seguite ma è abbastanza scarso quando si tratta di mostrare contenuti da utenti che non si sta seguendo. Spesso i contenuti sono di scarsa qualità, si basano semplicemente su una generica viralità e in tantissimi casi vengono proposti post ricondivisi e non originali. Anche la tipologia di contenuti mostrati non è spesso affine: tanti lamentano che nella sezione Scopri vengano mostrati solo modelli e modelle attraenti e poco altro.

L'algoritmo di TikTok invece è molto potente. Quasi spaventoso se si vuol credere a varie teorie del complotto che riguardano il software cinese. Dopo qualche giorno di utilizzo TikTok vi mostrerà contenuti molto vicini ai vostri reali interessi: non tutti i contenuti saranno interessanti e pochi saranno di qualità, ma indubbiamente il lavoro che svolge l'algoritmo di TikTok per non farvi chiudere l'applicazione è lodevole. Anni luce più avanti rispetto all'app posseduta da Facebook.

Che il maestro Concina possa perdonarmi per il brano.

TikTok è un'app basata sullo scoprire contenuti, Instagram è un'app basata sul seguire persone e scoprirne di nuove. È difficile emergere su Instagram, ma è molto più semplice su TikTok, dove un video può diventare virale in poche ore anche se postato da un utente con 2 video all'attivo e una manciata di follower. Non basta quindi copiare il funzionamento per ottenere lo stesso effetto. E Instagram infatti ad oggi non è riuscita a convincere molti e i reel prodotti sono pochi.

Instagram parte però da una posizione di estremo vantaggio, con un'app molto più popolare e conosciuta e con strumenti molto potenti come tanti effetti AR già rodati e un database musicale molto ampio. Tornando al punto di prima, se Instagram dovesse trovare a Reels una "casa" adatta all'interno della sua app, le cose potrebbero cambiare, nonostante l'algoritmo peggiore e le funzioni mancanti. Come anche WhatsApp sa, non conta avere più funzioni di tutti (vedi Telegram), ma è la base di utenti la cosa più importante. In più, Instagram ha saputo lavorare bene sull'interfaccia di creazione dei reel rendendola più intuitiva e aggiungendo la comoda funzione allinea. Anche questa interfaccia però soffre di assenza di dimora, essendo relegata a funzionalità secondaria delle storie.

È vero su TikTok e su Reels la maggior parte dei contenuti sono di scarso o nessun valore, ma non si può nascondere la testa sotto la sabbia e questi fenomeni sono comunque da studiare e comprendere.

TikTok al momento non ha vita facile e come Instagram gestirà i suoi Reels indubbiamente potrebbe cambiare il mondo dei social network dei prossimi mesi e anni.