Svolta Poste: tornerà su rete Vodafone per il mobile e debutterà nella fibra con TIM e OpenFiber

Il servizio di rete fissa sarà a marchio PostePay.
Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Svolta Poste: tornerà su rete Vodafone per il mobile e debutterà nella fibra con TIM e OpenFiber

Grandi novità all'orizzonte per PosteMobile. Il più diffuso degli operatori virtuali ha deciso di concludere il suo rapporto di fornitura di servizi mobili con WindTre, per tornare all'operatore con cui aveva debuttato nel lontano 2007, ovvero Vodafone. Ma ci sono novità anche per quanto riguarda la rete fissa.

Sebbene non siano ancora state svelate le tempistiche, è tutto fatto per il ritorno di PosteMobile su rete Vodafone. Trattandosi ormai di un Full MVNO a tutti gli effetti, i clienti dell'operatore non saranno nemmeno costretti a sostituire la loro attuale SIM, perché il passaggio sulla nuova rete avverrà senza soluzione di continuità, verosimilmente nel corso dei prossimi mesi.

Sul fronte rete fissa invece, Poste Italiane ha scelto di collaborare con TIM e OpenFiber per contribuire a rendere ancora più capillare la banda ultra larga in Italia, abbattendo una volta per tutte il divario digitale. Anche in questo caso non è noto quanto partiranno le prime offerte, ma sappiamo che il brand che si occuperà del nuovo servizio sarà PostePay.

Aggiornamento 24/07/2020

Di seguito il comunicato stampa di OpenFiber in cui annuncia la collaborazione con PostePay.

Roma, 23 luglio 2020 – Open Fiber e PostePay, la controllata del Gruppo Poste Italiane che commercializza i servizi di telecomunicazioni con il brand Poste Mobile, hanno siglato un accordo strategico per la rivendita delle connessioni in fibra ottica della rete FTTH (Fiber To The Home, l’infrastruttura che arriva direttamente all’interno delle unità immobiliari) di Open Fiber. La partnership si estende su tutto il territorio nazionale e dunque in prospettiva su oltre 19 milioni di unità immobiliari in Italia: 271 città cablate con investimento diretto e circa 7.000 comuni di piccole e medie dimensioni – nelle cosiddette aree bianche – su cui OF opera come concessionario Infratel.

Con PostePay si completa il quadro dei principali Operatori italiani che hanno scelto la soluzione interamente in fibra ottica di Open Fiber per offrire i propri servizi Ultra Broadband. I cittadini delle grandi città e dei piccoli comuni avranno, quindi, un nuovo operatore a cui rivolgersi per richiedere una connessione in fibra ottica attraverso i canali di vendita di Poste, diffusi in maniera capillare su tutto il territorio nazionale.

La capillarità di Poste unita alla mission di Open Fiber chiamata a portare la fibra ottica nelle aree interne del Paese, consentiranno l’accelerazione della diffusione dei servizi Ultra Broadband ed il recupero del digital divide in Italia

La possibilità di commercializzare il servizio UBB nei 13.000 Uffici Postali presenti in tutti i comuni italiani rappresenta una opportunità strategica e una collaborazione naturale per portare la fibra ottica in maniera diffusa nel nostro Paese

Come operatore wholesale only, Open Fiber mette a disposizione di tutti gli operatori interessati un’infrastruttura interamente in fibra ottica, priva di tratte in rame, in grado di raggiungere e superare 1 Gbps di velocità, con minima latenza e un elevato grado di sicurezza e affidabilità.

“L’emergenza COVID ha reso ancora più chiara la necessità di accelerare lo sviluppo digitale dell’Italia e in particolare il passaggio ad una rete di accesso interamente in fibra” ha commentato Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber. “L’accordo strategico con Poste conferma l’apprezzamento del mercato per una un’infrastruttura ad altissime performance, in grado abilitare i servizi di cui il nostro Paese ha bisogno, facendo leva sulla capillarità del network degli Uffici Postali per portare ovunque i servizi, con particolare riguardo ai piccoli centri che maggiormente soffrono il digital divide.”.

 

Aggiornamento

Abbiamo parlato della notizia anche nel nostro podcast, SmartWorld News