Presunta truffa per abbonamenti indesiderati: gli operatori italiani nel mirino.

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
Presunta truffa per abbonamenti indesiderati: gli operatori italiani nel mirino.

Gli abbonamenti a tariffazione aggiunta, quelli che solitamente ci fanno spendere vari euro per SMS ricevuti, sono da tantissimi anni una piaga di cui tutti sono a conoscenza e anche se foste mai stati vittima di attivazioni non desiderate di questo tipo probabilmente conoscete qualcuno che è incappato in questo tipo di problematica.

Solitamente si tratta di abbonamenti relativi a gossip, oroscopo, sport o informazione in generale che hanno un addebito ricorrente per l’invio di SMS informativi. Come potete capire non sono servizi che hanno una particolare attrattiva, almeno non più, ed è per questo che negli ultimi anni chi gestiva questi servizi si era ingegnato con metodi poco trasparenti sui metodi di attivazione.

La notizia di ieri è che la procura di Milano sta indagando 11 persone per una presunta truffa ai danni di molte centinaia di utenti delle più grandi compagnie telefoniche italiane.

Nello specifico il nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza ha arrestato 1 persone e effettuato sequestri e perquisizioni nella sede di Wind-Tre.

La procura si accerterà poi della posizione di Vodafone e TIM in questa presunta truffa. L’altro operatore italiano (non virtuale) Iliad non sembra essere al momento toccato da questa indagine.

La presunta truffa consisteva nell’attivare servizi a tariffazione aggiunta (i famosi SMS) senza che ci fosse esplicita richiesta e semplicemente rimandando gli utenti a apposite pagine web inserendo il codice malevolo all’interno di banner pubblicitari ingannevoli. La procura parla di ipotesi di reato come frode informatica ai danni dei consumatori e intrusione abusiva nel sistema telematico.

Via: Il Post