Come sarà il 6G? Si inizia a discutere sul futuro post-5G

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
Come sarà il 6G? Si inizia a discutere sul futuro post-5G

Come sappiamo il 5G non è ancora una tecnologia ampiamente diffusa sul territorio italiano e ancor meno su quello europeo. Le prime città iniziano però ad essere coperte con la versione Sub6 del 5G, ovvero quella a maggiore portata ma più "lenta", simile in sostanza ad una versione avanzata del 4G. In altri paesi (come in Corea del Sud e negli USA) vengono invece già installate molte antenne per il più veloce 5G mmWave.

Ma non è del "controverso" 5G che parliamo in questo articolo bensì del 6G, ovvero della connettività di sesta generazione. Questo perché l'IEEE (uno degli enti che certificano molte tecnologie, fra cui anche quelle di telecomunicazione) ha infatti rilasciato un bando sul suo Journal of Communications and Networks riguardante la richiesta di contributi (in inglese call for papers) da parte di chiunque vorrà contribuire alla creazione del nuovo standard 6G.

I temi da trattare sono molti e viene richiesto, fra le varie, di porre l'accento all'utilizzo in campo IoT, in campo mIoT (ovvero IoT massivo), nella robotica e nei veicoli. Essendo a livelli embrionali si parla ancora di definire la visione e gli obiettivi che questa rete 6G dovrà avere, ma ovviamente iniziando già a tracciare la strada per quanto riguarda argomenti come la sicurezza, l'efficienza e la privacy.

Il calendario al momento prevede l'invio dei documenti il 5 maggio con vari step di revisione e un articolo finale riassuntivo pubblicato il prossimo 31 dicembre 2020. Non è inusuale che IEEE si muova ora per delineare la strada del 6G, visto che sono processi lunghi e che in media per ogni generazione di rete hanno richiesto circa 10 anni. In certi casi abbiamo avuto tecnologie disponibili e commercializzate anche prima della definizione degli standard (vedi il Wi-Fi 6 o il WiMax), ma nella maggior parte dei casi saranno necessari poi vari anni dopo la definizione di questi standard perché divengano operativi.

Aggiornamento

Abbiamo parlato della notizia anche nel nostro podcast, SmartWorld News