La Commissione Europea vuole estendere il "diritto di riparazione" anche a smartphone, tablet e portatili

Matteo Bottin
Matteo Bottin
La Commissione Europea vuole estendere il "diritto di riparazione" anche a smartphone, tablet e portatili

Lo scorso ottobre l'Unione Europea ha pubblicato una direttiva secondo la quale i produttori avrebbero dovuto rendere disponibili, dal 2021, parti di ricambio per gli elettrodomestici per un periodo più lungo. Ora pare che questo "diritto di riparazione" ("right to repair") possa venir esteso ad altre categorie di prodotti, tra le quali smartphone, tablet e portatili.

Secondo il piano dell'UE, i prodotti dovranno essere più riutilizzabili e riparabili, e dovrà essere reso possibile "l'aggiornamento dei componenti e il software per impedire una prematura obsolescenza". Per di più, l'UE vuole creare dei piani per il ritorno e la rivendita di vecchi smartphone, tablet e caricabatterie (che solitamente vedono il riciclo sul 40% del totale).

Ovviamente si tratta di una proposta, e ci sono ancora molti iter burocratici intermedi prima che diventi effettiva. Chissà, magari insieme alle batterie removibili riusciremo a creare meno rifiuti elettronici. Chi di voi ricicla già i vecchi dispositivi?