5G e IoT protagonisti delle connessioni di domani, ma il 4G non vuole saperne di uscire di scena

Giovanni Bortolan
Giovanni Bortolan
5G e IoT protagonisti delle connessioni di domani, ma il 4G non vuole saperne di uscire di scena

La crescita del 5G è inevitabile e sotto gli occhi di tutti. Con più di 24 mercati mondiali in cui è attivo in meno di 12 mesi, le reti di nuova generazione non rappresentano più una tecnologia per il futuro, bensì una realtà attuale, con le stime attuali che raccontano di 1 dispositivo su 5 collegato alla rete 5G entro il 2025.

Tutto ciò sarà possibile grazie agli enormi investimenti degli operatori mobili: nei prossimi 5 anni infatti il capitale totale investito si aggirerà intorno agli 1,1 triliardi di dollari, di cui l'80% destinato alle reti 5G. L'aumento delle stazioni ed il consequenziale potenziamento del segnale sarà di vitale importanza per definire la struttura di una rete che non verrà solo usata dai consumatori, ma anche dalle aziende.

Ma la storia del 5G ha ancora due protagonisti, che in maniera diretta o indiretta gioveranno degli investimenti di settore: la rete 4G e l'Internet delle Cose (IoT).

L'attuale generazione di reti 4G (che in questi anni ha dominato con un 52% delle connessioni mobili globali) andrà incontro, entro il 2025, di un aumento di qualche punto percentuale della sua quota di mercato; ciò accadrebbe grazie all'impegno degli operatori di aumentare il numero di abbonati mobili unici (attualmente 5,2 miliardi).

L'Internet delle Cose sarà poi parte integrante dell'era del 5G. Il numero stimato di connessioni IoT aumenterà di più del doppio, toccando i 25 miliardi di dispositivi connessi. Aumenteranno anche i ricavi generati e, come è facile pensare, la qualità generale dei prodotti.