Gli italiani, in UE, navigano in roaming più velocemente che a casa, ma non è un male (foto)

Matteo Bottin
Matteo Bottin
Gli italiani, in UE, navigano in roaming più velocemente che a casa, ma non è un male (foto)

Viaggiare fa bene non soltanto allo spirito, ma anche alla nostra connessione internet. Speedtest ha condotto un'analisi sugli utenti europei volta a capire le differenze tra le velocità in patria e quelle all'estero. Ebbene, di 28 Stati esaminati, 22 mostrano una velocità di navigazione maggiore in patria rispetto a quella in Roaming UE.

L'Italia, però, non è tra queste. Secondo i dati, invece, gli italiani che vanno all'estero registrano un aumento di velocità del 21,8% rispetto a quella a casa, il più alto in tutta Europa. Ma questo è un male? Non è detto: se si analizzano i dati nel dettaglio, vediamo come la nostra velocità casalinga di upload sia tutto sommato in linea con altri Stati, mentre aumenta in maniera considerevole all'estero. Per quanto riguarda altre Nazioni, invece, i dati indicano un calo considerevole di velocità, ben al di sotto della minima locale.

Significa allora che i nostri operatori sono riusciti ad ottenere ottimi accordi con operatori stranieri.

Speedtest ha infatti notato come questi valori dipendano molto dall'operatore di provenienza. È interessante notare anche un altro dato: praticamente tutti gli europei utilizzano di più le reti Wi-Fi nei propri Paesi piuttosto che all'estero. Si tratta di un dato inusuale, data la ristretta quantità di GB a disposizione mentre si viaggia in uno Stato straniero.

C'è anche da dire che probabilmente chi viaggia all'estero tende anche a muoversi di più di quanto non faccia in patria, andando a sganciarsi più facilmente dalla stabilità delle reti Wi-Fi. Vi ritrovate in questo studio?