Nel 2020 le spedizioni di smartphone torneranno a crescere (poco), ma sarà solo merito del 5G (foto)

Le Reti di nuova generazione risolleveranno il settore tecnologico in generale, ma rimangono molte nuvole all'orizzonte
Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Nel 2020 le spedizioni di smartphone torneranno a crescere (poco), ma sarà solo merito del 5G (foto)

Gli analisti di Gartner hanno pubblicato le loro stime per l'anno in corso che si preannuncia parzialmente soleggiato, ma sempre carico di nuvole e forte variabilità. Proseguendo nella similitudine, l'avvento del 5G dovrebbe portare un po' di sole nel settore tecnologico facendo crescere le spedizioni di dispositivi fino a 2,16 miliardi di unità a livello globale (+0,9% rispetto al 2019).

Questo non significa che i tempi duri per i produttori siano finiti, anzi, le cause del ristagno sono sempre lì e i mercati principali appaiono saturi. Bisogna anche tenere presente che nel 2019 gli stessi analisi hanno dovuto rivedere per ben tre volte le loro stime nel corso dell'anno, arrivando a dichiarare un calo del 4% per tutto il settore tecnologico. L'anno appena terminato infatti ha segnato un record negativo di "sole" 2,15 miliardi di unità spedite, il valore più basso dal 2010. Il declino è ancora più evidente se si considera che nel 2005 le cifre viaggiavano attorno ai 2,4-2,5 miliardi di pezzi.

Il 5G quindi dovrebbe dare un contributo al settore soprattutto stimolando il segmento degli smartphone. Questa teoria però non è condivisa da tutti e c'è chi pensa che l'assenza di servizi specifici e novità tangibili da parte degli utenti renderanno la transizione meno incisiva. La sua influenza si farà comunque sentire nei prossimi anni, nel 2023 infatti si prevede che più della metà dei telefoni spediti avrà il supporto 5G. Gartner ad ogni modo rimane pessimista e se quest'anno la crescita prevista è del 1,7%, il prossimo tornerà in negativo.

In questo scenario Samsung rimane il primo produttore mondiale con il 21% di tutte le spedizioni (in leggero aumento rispetto al 2019), seguito da Huawei e Apple. Presto però tutti e tre potrebbero essere superato dal gruppo BBK (composto da Oppo, OnePlus, Vivo e Realme) che sta facendo segnare ritmi di crescita vertiginosi. Dalle parti di Cupertino in particolare non sembrano passarsela troppo bene visto il crollo nelle vendite di smartphone dello scorso anno.

In questo senso potrebbe essere d'aiuto la continua crescita di Apple Watch, arrivato a occupare da solo più della metà del mercato degli smartwatch e presto potrebbe superare le vendite di Mac.

Passando ai PC, se nel 2019 c'è stata un piccolo incremento dei volumi, nel 2020 si prevede un nuovo calo che rimarrà costante nei prossimi tre anni (arrivando fino a 242 milioni di unità spedite nel 2022). La spinta garantita dal passaggio da Windows 7 a Windows 10 si è ormai esaurita e il fatto che non ci sarà un Windows 11, ma solo aggiornamenti, contribuirà fortemente a rendere più sfumata qualsiasi transizione futura. In attesa di capire se i dispositivi indossabili diventeranno davvero rilevanti per il settore tecnologico, c'è da vedere se la partnership tra Google e Intel per la produzione dei nuovi Chromebook sarà in grado di dare una scossa al segmento dei notebook.

Via: TechCrunch
Fonte: Gartner
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