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Stress da ricerca del parcheggio? In Italia arriva Spotter, l'app che vi paga per lasciare il posto auto

Vincenzo Ronca

La ricerca del parcheggio è uno dei compiti più stressanti che un conducente d'auto può sostenere, soprattutto nei centri delle grandi città. A tal proposito è stata appena lanciata un'interessante app che si pone l'obiettivo di rendere più efficiente la ricerca del parcheggio premiando la collaborazione tra persone.

Si chiama Spotter l'app di cui parliamo ed è stata appena lanciata da 3 ragazzi italiani, convinti dalle statistiche relative alla questione parcheggi: a Milano ad esempio si spende in media un quinto del tempo in auto solo per cercare parcheggio, questo grava sulla qualità della vita e sulle spese di chi guida, oltre che sull'ambiente.

Spotter si basa sul funzionamento relativamente semplice della condivisione, analogamente al car sharing: una volta installata l'app e creato il proprio account, è possibile cercare o creare un parcheggio. Chi lascia il proprio posto auto riceve come ricompensa da chi lo prende dei punti sPoints, mentre chi ne approfitta dovrà versarli. Gli sPoints sono convertibili in buoni Amazon o buoni benzina oppure in seSterzi, utili a loro volta per richiedere informazioni sui parcheggi agli altri utenti.

L'app prevede diversi criteri di ricerca del parcheggio, come le dimensioni minime ed i vincoli orari. Ogni utente che parteciperà alla community di Spotter sarà identificato da un certo rating: più sarà alto e più l'utente avrà accesso a promozioni esclusive, mentre un rating basso potrebbe anche portare al ban dall'app. Pertanto Spotter implica un Codice di Condotta che suggerisce di farsi sempre riconoscere dall'utente che ha richiesto il parcheggio al momento della partenza.

Al momento Spotter è operativa a Milano e prevede presto di espandersi a Roma. L'app è già disponibile al download gratuito sul Play Store ed App Store, qui sotto trovate i rispettivi badge.

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