Le videochiamate WhatsApp sono state hackerate: c'è già un colpevole, e per la prima volta una denuncia

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Le videochiamate WhatsApp sono state hackerate: c'è già un colpevole, e per la prima volta una denuncia

WhatsApp è tra le piattaforme di messaggistica e comunicazione più usate al mondo e recentemente è rimasta vittima di un cyber attacco che, apparentemente, aveva come obiettivo una specifica categoria di utenti.

Il cyber attacco sul quale ha relazionato WhatsApp si è verificato lo scorso maggio 2019 ed ha coinvolto il sistema di videochiamate della nota piattaforma. Lo scopo principale consisteva nell'inviare malware agli utenti WhatsApp passando appunto dal sistema di videochiamate. La criticità è stata scovata da WhatsApp grazie al supporto di un team di ricercatori indipendenti, il Citizen Lab canadese, il quale ha evidenziato anche il target particolare di questo attacco.

Stando a quanto riportato dalla relazione completa sull'attacco, tra i destinatari ci sarebbero stati anche alcuni utenti attivi nell'ambito dei diritti civili. Negli ultimi tempi le cyber armi, come l'hackeraggio degli smartphone, vengono spesso usate per contrastare chi si impegna nella difesa dei diritti civili e la questione è stata condannata anche dalle Nazioni Unite.

Vista la gravità della situazione, WhatsApp per la prima volta ha sporto legalmente denuncia alla corte statunitense. Infatti grazie al supporto di Citizen Lab anche il mandante degli attacchi sarebbe stato identificato: parliamo di una società chiamata NSO, correlata all'ambiente spyware controllata da Q Cyber ​​Technologies, esplicitamente citata nella denuncia sporta da WhatsApp.

WhatsApp ha anche avvertito personalmente almeno 1.400 dei probabili utenti coinvolti nel cyber attacco. La criticità attualmente sarebbe definitivamente risolta.