Huawei lancia Kirin 990: il primo SoC con il 5G all'interno

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
Huawei lancia Kirin 990: il primo SoC con il 5G all'interno

Anche nel 2019 Huawei ha scelto il palco di IFA 2019 per aggiornare la sua linea di processori. Oggi viene presentato il nuovo Kirin 990 ovvero il primo SoC con il 5G integrato e non più quindi dipendente da un componente esterno, come era il Balong 5000 per il Kirin 980. È un SoC con il 5G multi-mode (ovvero anche "stand alone", garantendo una supporto maggiormente a prova di futuro) e una nuova GPU a 16 core Mali-G76, ben 6 in più rispetto alla versione del Kirin 980.

Huawei diventa quindi la prima azienda al mondo a poter davvero integrare il 5G nel proprio SoC (e quindi nel proprio smartphone), senza utilizzare un componente aggiuntivo. Il SoC è realizzato con la tecnologia a 7nm+ EUV. Questo gli garantisce una dimensione inferiore del 36% rispetto alla concorrenza, ottimizzando quindi dimensioni e consumi energetici. Con il Kirin 990 si potrà utilizzare la rete 5G con velocità in download fino a 2,3 Gbps in download e 1,25 Gbps in upload.

E nelle aree di scarsa ricezione del 5G può collegarsi in contemporanea alla rete 4G per aumentare notevolmente la velocità di caricamento. Si parla nel complesso anche di un risparmio energetico del 44% quando si tratta di utilizzare una rete 5G.
Per gli utilizzatori di due SIM è poi possibile utilizzare una SIM in 5G e una in 4G VoLTE, oppure entrambe connesse alla rete 4G VoLTE, una bella novità rispetto al passato e rispetto alla concorrenza.

Kirin 990 è poi anche il processore più prestante quando si parla di intelligenza artificiale, con un miglioramento di 12 volte rispetto a due anni fa, ma anche fino a 6 volte più potente della concorrenza e 8 volte meno energivoro della concorrenza. In più Kirin 990 5G garantisce compatibilità con il 90% delle reti neurali esistenti (citiamo per esempio HiAI, Tensorflow e Android NN). In alcune situazioni la NPU del Kirin 990 riesce a consumare fino a 24 volte meno della concorrenza grazie ad un nuovo sistema Big-Little, che riprende l'idea già implementata da anni nel mondo delle CPU.Durante la presentazione è stata mostrata una demo in cui grazie al Kirin 990 una band che suonava per strada veniva registrata e separata dallo sfondo, permettendo di applicare qualsiasi sfondo a piacere, modificando poi le dimensioni delle persone nello spazio o applicando effetti bokeh di sfocatura.

Sempre in percentuale vengono espressi i progressi in termini di performance rispetto ad uno Snapdragon 855: 12% in più sui core Big, 35% in più sui core Middle e 15% su quelli Little. Aggiornato anche il processore di immagine, che arriva alla 5a generazione. Si parla di miglioramenti percentuali (dal 15 al 30 %) per vari fattori, ma sopratutto per la riduzione del rumore nelle immagini, permettendo anche in foto con poca luce di mantenere molti dettagli anche nelle zone più scure.

Sono tutti numeri che anticipano Huawei Mate 30 Pro che verrà svelato al mondo il prossimo 19 settembre. Solo allora potremo finalmente testare le prestazioni di questo Kirin 990 5G annunciato oggi.