Il lento ed inesorabile declino del 3D Touch

Perché pagare per una tecnologia che rilevi diversi gradi di pressione quando basta una pressione prolungata?
Enrico Paccusse
Enrico Paccusse
Il lento ed inesorabile declino del 3D Touch

Con l'arrivo della prima beta di iOS 13 si sta realizzando un ulteriore passo verso la morte di una funzionalità che aveva rappresentato una caratteristica peculiare di iPhone a partire dal 2015, il 3D Touch. Non tanto perché le funzionalità ad esso collegate siano diventate inutili, quanto più perché possono essere soppiantate da una semplice pressione prolungata, che non richiede lo sviluppo di tecnologie apposite e risulta quindi in una abbassamento dei costi.

Già con gli iPhone dello scorso anno ne avevamo avuto un assaggio, dato che la versione economica, iPhone XR, era arrivata priva di questa particolare dotazione. Con il nuovo sistema operativo poi arrivano conferme che lasciano pensare che il 3D Touch abbia effettivamente fatto il suo tempo, dato che oramai continua ad essere utile solo per i pulsanti della Torcia e della Fotocamera nella schermata di sblocco.

Gran parte delle attività che in precedenza erano svolte con una pressione forzata sono ora accessibili tramite una pressione prolungata, a partire dalle azioni rapide che compaiono tappando sulle applicazioni presenti nella home.

Ma anche lo spostamento del cursore tramite pressione della tastiera può essere fatto con dispositivi senza 3D Touch (questo a partire da iOS 12, per la verità). Le congetture che davano per completamente assente la funzionalità nei nuovi iPhone 2019 appaiono quindi sempre più credibili. Ne sentireste la mancanza?

Via: The Verge