5G, intelligenza artificiale e 7 nanometri: i punti chiave di MediaTek per tornare nella fascia alta del mercato

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
5G, intelligenza artificiale e 7 nanometri: i punti chiave di MediaTek per tornare nella fascia alta del mercato

Sono passati 4 anni da quando Qualcomm incappò nello scivolone Snapdragon 810, un SoC con evidenti errori progettuali che lo portavano a surriscaldarsi troppo facilmente, causando il crollo di prestazioni ed autonomia. Si trattò di un'occasione irripetibile per il concorrente MediaTek, per puntare finalmente al vertice del settore, dopo anni di gavetta nelle fasce più basse. Un'occasione tuttavia mancata, tanto che negli ultimi anni il produttore taiwanese ha addirittura scelto di smettere di produrre chip top di gamma, in vista di un futuro rilancio. E ora i tempi potrebbero essere maturi.

HiSilicon (Huawei) e Qualcomm hanno fatto da apripista per intelligenza artificiale e processo costruttivo a 7 nm, inoltre l'imminente inizio dell'era 5G è un'occasione troppo golosa per non cavalcarla da subito al meglio. Ecco dunque che, secondo alcune indiscrezioni, MediaTek sarebbe al lavoro proprio su un chip in grado di competere con Kirin 980 e Snapdragon 855, utilizzando le loro stesse armi.

L'attuale SoC di punta di MediaTek è l'Helio P90, realizzato tramite processo costruttivo a 12 nm, mentre il nuovo chip in sviluppo sarebbe appunto realizzato a 7 nm, basato sull'architettura Cortex-A76, con un forte accento sull'intelligenza artificiale e in grado di integrare il modem 5G proprietario del produttore taiwanese (chiamato M70).

Staremo a vedere se i propositi di rilancio di MediaTek nella fascia alta del mercato avranno un riscontro concreto, oppure no.