La rete mobile va peggio la sera? Non siete i soli: ma il 5G risolverà tutto (foto)

Il nuovo report di OpenSignal analizza come cambia la velocità del 4G nelle ore di congestione della rete.
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
La rete mobile va peggio la sera? Non siete i soli: ma il 5G risolverà tutto (foto)

Ci stiamo avvicinando rapidamente all'era del 5G: il nuovo standard per le reti mobili cambierà tutto, porterà connessioni istantanee e molto più veloci, spalancando la strada all'Internet of things e rendendo la barra d'avanzamento dei download un lontano ricordo. Ma c'è anche un altro fattore in cui il 5G farà la differenza: la congestione delle reti. A tal proposito, l'ultimo report di OpenSignal evidenzia proprio quanto vari la velocità delle attuali reti 4G sia variabile a seconda dell'ora (e, quindi, delle persone connesse).

Il report in questione si basa su un anno di misurazioni (dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018), vale a dire su oltre 580 miliardi di test eseguiti su più di 94 milioni di dispositivi in giro per il mondo (77 paesi). I risultati sono ovviamente altalenanti, ma la costante è che ci sono alcune fasce orarie (solitamente intorno alle nove di sera) in cui la velocità delle connesioni si riduce sensibilmente rispetto alla media.

Considerando che si tratta di un problema legato alla congestione delle reti, ovviamente ci sono momenti della giornata in cui, invece, la velocità è tendenzialmente più alta del normale.

Considerando sempre l'ora locale, il periodo della giornata in cui le connessioni LTE vanno meglio è intorno alle 4 di mattina: a quell'ora sono pochissime le persone sveglie e che utilizzano lo smartphone, quindi la velocità di alza, raggiungendo una media mondiale di 22,1 Mbps; al contrario, il momento della giornata più difficile, quello in cui ci sono più persone connesse alle antenne, è verso le 21, quando la media delle connessioni è su 11,9 Mbps.

La differenza di velocità è più o meno marcata a seconda del paese. L'esempio più impressionante è quello della Bielorussia, dove la forbice tra velocità minima e massima è veramente notevole: si passa da 39,1 Mbps nelle ore migliori a soli 7,8 Mbps nei momenti peggiori.

L'Italia si posiziona più o meno a metà: la velocità media registrata nelle ore peggiori di 19 MBps, mentre la media massima è di 34,9 Mbps.

In cima alla classifica, invece, troviamo Corea del Sud e Singapore, entrambi con circa 40 Mbps come minima e 55 Mbps come massima.

Facendo un po' di calcoli, la differenza delle velocità medie possono essere davvero notevoli: in Cambogia e Algeria, ad esempio, nelle ore più tranquille la rete 4G è 6,2 volte più veloce rispetto ai momenti del giorno con più persone connesse.

In ogni caso, non per tutti i paesi le nove di sera sono l'orario peggiore. È così per noi in Italia e, in molti paesi europei, il periodo con più utenti connessi è sempre tra le otto e le undici di sera, ma i risultati variano parecchio a seconda del luogo. Ad esempio, nei Paesi Bassi il momento in cui le reti sono più congesitonate è verso le quattro di pomeriggio, mentre nel Regno Unito il periodo peggiore è alle cinque (l'ora del the!).

Con il passaggio al 5G, la differenza si avvertirà soprattutto nelle grandi città, dove ora si percepisce molto la differenza di velocità in base alla congestione: le metropoli sono i luoghi in cui sono installate le migliori antenne, ma anche quelli dove vivono più persone.

Secondo quanto riportato da OpenSignal, tra i dati più significativi ci sono le velocità di connessione di Parigi, dove si passa da 21,5 Mbps nelle ore più lente a ben 51,4 Mbps nelle ore più veloci (in mezzo, la media giornaliera è di 29,4 Mbps). A Roma, invece, nei momenti con più connessioni attive si viaggia sui 22,2 Mbps, mentre nelle ore più libere si arriva ad una media di 39,1 Mbps.

Per farvi un'idea generale di come varino le velocità di connessione del 4G, vi suggeriamo di dare un'occhiata alla galleria qui sotto, dove troverete tutte le misurazioni eseguite  e, ovviamente, vi suggeriamo di andae a leggervi il report completo sul sito di OpenSignal.