Huawei e Xiaomi salgono, Samsung scende: il Q3 2018 conferma il successo delle aziende cinesi

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Huawei e Xiaomi salgono, Samsung scende: il Q3 2018 conferma il successo delle aziende cinesi

Non è una novità che il mercato smartphone sia ormai saturo e non cresca più come un tempo: il 2018 non è stata una grande annata per la vendita di dispositivi mobili e, anche in quest'ultimo trimestre, le uniche aziende a crescere rispetto al 2017 sono cinesi.

Secondo quanto riportato dalla nota società di analisi Gartner, infatti, Huawei, Xiaomi e OPPO sono le uniche aziende che hanno registrato una crescita in termini di smartphone venduti rispetto al Q3 2017. Nota a margine non da poco: le tre società sono tutte nella top 5 mondiale, insieme ad Apple e Samsung.

Proprio Samsung mantiene il primato in cima alla classifica, ma con un sensibile calo rispetto al 2017: l'azienda coreana, infatti, è passata dal 22,3% del market share al 18,9%. E si riduce sempre di più il divario rispetto a Huawei, che attualmente ha il 13,4% del mercato e sembra aver definitivamente superato Apple (ferma all'11,8%, valore identico allo scorso anno).

I numeri più importanti, comunque, sono quelli di Samsung e Huawei: la prima ha registrato il più grande calo anno su anno (almeno da quando Gartner monitora la situazione), mentre Huawei ha avuto un incredibile balzo in avanti, con un incremento del 43% (da circa 36,5 milioni di modelli venduti nel Q3 2017, agli attuali 52,2 milioni).

Il merito di questo incremento sarebbe dovuto principalmente agli smartphone economici, che stanno trovando grande fortuna nei mercati in via di sviluppo di alcuni paesi mediorentali, africani e asiatici. In particolare, Gartner evidenzia il successo della serie Honor, che per moltissimi utenti ha rappresentato il passaggio da feature phone a smartphone.

Per quel che riguarda il futuro, secondo Gartner il 2019 sarà l'anno degli smartphone pieghevoli (con smartphone presentati da Samsung e LG) e della ricerca sul 5G, anche se per poter toccare davvero con mano il nuovo standard di connessione probabilmente ci sarà da aspettare il 2020.

Via: Gartner