AGCOM: un'istantanea del mercato della telefonia mobile prima dell'arrivo di Iliad e ho. Mobile (foto)

Al terzo trimestre del 2018 crescevano le SIM complessive e le portabilità, con TIM a guidare la classifica. Ma sappiamo bene come l'estate abbia portato con sé un vero e proprio sconvolgimento del settore.
Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
AGCOM: un'istantanea del mercato della telefonia mobile prima dell'arrivo di Iliad e ho. Mobile (foto)

AGCOM ha pubblicato l'osservatorio relativo al mercato italiano della telefonia mobile nel terzo trimestre del 2018, ovvero al mese di giugno. Casualmente, si è trattato anche di uno spartiacque epocale per il settore, perché a cavallo di quel periodo hanno iniziato ad affacciarsi sul mercato Iliad e la sua nemesi ho. Mobile, grandi protagonisti del cambio di rotta, per quanto riguarda bundle e prezzi, a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi.

I dati dunque fotografano una situazione ormai superata dai fatti, ma interessante per capire com'è mutato il mercato in pochi mesi. A giugno 2018, il numero di SIM attive in Italia era in aumento rispetto all'anno precedente, con 2,4 milioni di unità in più e TIM a farla da padrona con il 31,2% delle quote, seguito da Wind Tre e Vodafone quasi appaiati. Contestualmente però, le SIM utilizzate effettivamente dalle persone (e non da dispositivi IoT) risultavano in calo, questa volta con Wind Tre a guidare la classifica (34,5%), seguita da TIM e Vodafone.

Aumentava poi il numero di SIM con accesso ai dati, spingendo ulteriormente il consumo di traffico dati, in rialzo del 60% rispetto allo stesso periodo del 2017. Di pari passo, anche il numero medio di GB consumati da ciascun utente faceva registrare un incremento, attestandosi a 3,63 GB al mese. Infine, anche le portabilità erano in aumento (quota 125 milioni), con TIM l'unica a far registrare un segno positivo (+145 mila), a differenza di Wind Tre (-993 mila) e Vodafone (-243 mila), mentre godevano di ottima salute i virtuali (+725 mila). Non ci resta che attendere i dati relativi al periodo successivo, per quantificare una volta di più l'impatto di Iliad sul mercato.