Asta 5G: perché Iliad sa di aver già "vinto" e Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb si sfideranno a colpi di rilanci

Buona notizia anche per lo Stato che raggiunge il minimo garantito previsto nella legge di Bilancio 2018
Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Asta 5G: perché Iliad sa di aver già "vinto" e Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb si sfideranno a colpi di rilanci

Dal Ministero dello Sviluppo ci giungono importanti notizie per quanto concerne il futuro della rete 5G in Italia e per gli operatori operanti nel nostro mercato. In particolare, sono state aperte le buste relative alle offerte iniziali proposte dagli operatori mobili per aggiudicarsi le diverse frequenze della rete 5G.

Una delle notizie più rilevanti riguarda Iliad, la quale si aggiudica la banda ad essa riservata, equivalente ad uno spettro di 10 MHz a cavallo dei 700 MHz, in veste di nuova entrante nel mercato della telefonia mobile italiano, al prezzo di base d'asta pari a poco meno di 676,5 milioni di euro. In sintesi, Iliad non dovrà partecipare all'asta per aggiudicarsi, ad un prezzo sicuramente superiore a quello di base,  la sua frequenza di rete 5G.

Per alcune delle frequenze messe a disposizione dallo Stato italiano si svolgerà un'asta il prossimo 13 settembre: Tim, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, Iliad, Linkem e Open Fiber sono state ammesse alla suddetta asta, sebbene le ultime due non abbiano presentato alcuna offerta di partenza.

Tim sarebbe molto interessata anche alla banda 3.7, per la quale avrebbe depositato un'offerta superiore di 80 milioni di euro a quella base.

Stando alle ultime indiscrezioni, Tim e Vodafone non dovrebbero aver problemi ad aggiudicarsi la banda 700, mentre è prevista un'agguerrita battaglia a suon di rilanci per la banda 26. Un altro protagonista che sarà felice dell'asta è proprio lo Stato italiano, il quale si aggiudicherà il minimo garantito di 2,48 miliardi di euro, somma vicinissima a quella inclusa nell'ultima legge di Bilancio che ammonta a 2,5 miliardi di euro.