Apple cede a Huawei il secondo posto nella classifica dei maggiori produttori di smartphone, ma ride lo stesso
Il flop di Samsung Galaxy S9 infatti la avvicina paradossalmente alla vetta e con gli iPhone 2018 potrebbe presto fare la voce grossa.Counterpoint qualche settimana fa aveva già tratteggiato il nuovo podio dei maggiori produttori di smartphone al mondo e ora Gartner lo conferma in toto: Huawei è (quasi) ufficialmente il secondo colosso mondiale, dietro a Samsung, ma ormai davanti ad Apple. Mai come questa volta però, i numeri sono necessari per cogliere davvero i reali rapporti di forza, giunti a metà del 2018.
Che Huawei sia in straordinaria ascesa è ormai ampiamente certificato, forte di una crescita del 38,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, che le fa sfiorare le 50 milioni di unità vendute. Il 13,3% delle quote di mercato le hanno consentito di mettere la freccia nei confronti di Apple, ferma all'11,9% (-0,2%). Tuttavia, il gigante di Cupertino ha ulteriormente migliorato i numeri macinati l'anno passato e, soprattutto, in questo 2018 deve ancora sfoderare il suo tris di assi – ovvero i tre iPhone 2018, previsti per settembre.
L'imminente occasione per controsorpassare Huawei – che proverà a respingere l'attacco lanciando Mate 20 – non è il solo risvolto positivo di uno scenario soltanto apparentemente penalizzante.
Samsung infatti è sì saldamente al comando, ma il flop di Galaxy S9 e S9+ (-3,3% in un anno e 10 milioni di unità in meno vendute) ha fatto sì che gli inseguitori ricucissero il divario. La vetta è dunque più vicina per Apple, che difficilmente la raggiungerà nel breve/medio termine, ma che comunque gongola vedendo arrancare i rivali di sempre – basterà Galaxy Note 9 a risollevare la situazione?
Chiusura infine sul duopolio dei sistemi operativi mobili: degli oltre 374 milioni di smartphone venduti in questa prima metà dell'anno, ben 329,5 milioni sono equipaggiati con il robottino verde (88% di quote di mercato), mentre la restante fetta va quasi interamente ad iOS (11,9%). Gli altri sistemi operativi superano di poco le 100 mila unità complessive, per una percentuale ormai del tutto trascurabile.