I display FLCD potrebbero essere il futuro per smartphone, monitor e TV

Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Tech Master
I display FLCD potrebbero essere il futuro per smartphone, monitor e TV

Attualmente i display di smartphone, tablet, monitor, televisori e tanti altri dispositivi tecnologici utilizzano prevalentemene due tecnologie, ampiamente note agli appassionati di elettronica: LCD oppure OLED, disponibili nelle varie declinazioni IPS, TFT, AMOLED e così via. Le ricerche sull'0ttimizzazione della qualità visiva stanno, però, procedendo anche per altre strade, come dimostrano gli sviluppi della nuova tecnologia FLCD.

Nei laboratori di optoelettronica e display dell’università di Hong Kong sono stati messi a punto i nuovi schermi di tipo Active Matrix Ferroelectric Liquid Crystal Display (FLCD), in grado di assicurare una qualità elevatissima con consumi e costi ridotti rispetto alle tecnologie tradizionali.

La differenza rispetto agli schermi LCD standard sta nella tipologia di cristalli liquidi utilizzata. Nel caso dei pannelli LCD, ogni pixel è costituito da tre subpixel, singole unità di cristalli liquidi che possono riprodurre un colore rosso, blu o verde a seconda del filtro colore applicato davanti ad essi. All'interno dei FLCD, invece, non è presente alcun filtro colore, ma ogni cristallo è in grado di generare da solo il colore desiderato, variando la frequenza della luce emessa.

I vantaggi di questa nuova tecnica sono molteplici ed entusiasmanti. La rimozione dei filtri colore permette di ottenere una risoluzione maggiore, tonalità più fedeli, gamut più ampio e, soprattutto, una riduzione dei consumi energetici, per un valore compreso tra 30% e 50%. Inoltre, andando ad eliminare i filtri si elimina anche un costo importante per la costruzione dei pannelli, che può pesare fino al 30% sul costo finale del prodotto.

Va sottolineato che, come ovvio, per adesso si tratta di una tecnologia sperimentale, disponibile solo su alcuni prototipi di laboratorio. Al momento non ci sono ancora informazioni per quanto riguarda una possibile implementazione futura su prodotti commerciali, ma di certo le grandi promesse portate avanti dalle ricerche stuzzicano già la fantasia di produttori e appassionati.

Via: DDay
Fonte: Phys