Dal 38,4% complessivo al 99,9% in 7 anni: la storia del duopolio Android-iOS in un grafico

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Dal 38,4% complessivo al 99,9% in 7 anni: la storia del duopolio Android-iOS in un grafico

Correva l'anno 2010, un momento cruciale per il mercato degli smartphone. Apple, con soli quattro modelli di iPhone lanciati a partire dal 2007, si era già issata al 15,7% delle quote di mercato, sopravanzata (16%) da una BlackBerry già in declino e dall'arrembante Android (22,7%), in uno scenario ancora dominato da Symbian e da Nokia (del 41,5% degli Altri, gran parte andava a loro), ancora lontana dalle sirene Microsoft e Windows Phone (allora al 4,2%).

Un'istantanea che sembra provenire dalla preistoria tecnologica, ma che dista soltanto 7 anni. Al 2017 infatti, di quella frammentazione del mercato e di quegli intricati giochi di forza interni, non è rimasto più nulla. A dettare legge è ormai da tempo un duopolio indissolubile, che non sembra lasciare spazio a terzi incomodi. Apple e iOS veleggiano stabili sul 14%, mentre Android è ormai ovunque, con un 85,9% di quote di mercato che ormai non ci fa nemmeno più impressione. Un altro dettaglio però è cambiato eccome.

Ovvero il peso economico del mercato smartphone. Non che nel 2010 fosse proprio marginale, visto che 297 milioni di unità vendute in tutto il mondo non era esattamente briciole, ma nel 2017 – per quanto si parli di una flessione del mercato negli ultimi trimestri – siamo arrivati all'esorbitante cifra di 1,537 miliardi di unità. È ormai evidente che gli antichi mostri sacri BlackBerry, Microsoft e Nokia abbiano mancato l'appuntamento con la storia, proprio quando stava passando il treno giusto.