iPhone X spopola in Cina, rubando quote a Huawei, Xiaomi e Samsung

In Europa, invece, va bene tra i fan Apple, ma non riesce ad attirare nuovi utenti
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
iPhone X spopola in Cina, rubando quote a Huawei, Xiaomi e Samsung

Sono passati ormai più di due mesi da quando iPhone X è arrivato sul mercato (i preordini sono iniziati il 27 ottobre, è arrivato nei negozi il 3 novembre): abbastanza per tirare le prime somme su come il pubblico ha accolto lo smartphone più rivoluzionario che Apple abbia mai realizzato.

Secondo quanto riferisce Kantar, iPhone X ha spopolato in Gran Bretagna, Giappone e Cina. Nel Regno Unito il top di gamma della mela è stato lo smartphone più venduto nel mese di novembre: nonostante il prezzo di 999£, il 14,4% di tutti i dispositivi venduti erano iPhone X. Questo ha permesso ad Apple di ottenere i guadagni più elevati in UK da tre anni a questa parte: parliamo del 49,9% dei profitti dell'intero mercato nazionale, che hanno garantito alla società di Cupertino di balzare in testa alle classifiche, scavalcando Samsung.

La situazione è andata un po' meno bene negli Stti Uniti, dove iPhone X è stato superato da iPhone 8 e iPhone 8 Plus, ma ha comunque stracciato Galaxy S8 in termini di vendite.

Anche in Giappone, nonostnte il calo di iOS rispetto al 2016 (evidenziato dalla tabella in fondo) i due smartphone che hanno venduto di più a novembre sono stati iPhone X e iPhone 8 (rispettivamente 18,2% e 17,2% del totale).

Ma il più grande risultato Apple l'ha raggiunto in Cina, dove iPhone X è stato lo smartphone più venduto (con il 6% del market share): questo ha permesso ad iOS di compiere un grande salto in avanti e raggiungere il 24,3% del mercato (+4,6% rispetto allo scorso anno, +7% rispetto al trimestre precedente). A differenza dell'Europa, dove i principali acquirenti di iPhone X sono stati i clienti affezionati della mela, Kantar specifica che in Cina l'ultimo smartphone Apple ha sottratto quote di mercato significative a Huawei, Xiaomi e Samsung.

Non ci rimane che lasciarvi alla consueta tabella realizzata da Kantar (i cui dati si riferiscono al trimestre conclusosi a novembre 2017) e al grafico interattivo, che potete trovare qui sotto.