Iliad (ho.) anticiperà i tempi affidandosi al roaming, o rimanderà il suo sbarco alla primavera 2018?

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Iliad (ho.) anticiperà i tempi affidandosi al roaming, o rimanderà il suo sbarco alla primavera 2018?

Fra le gerarchie degli operatori italiani, l'unico dato certo è che Iliad si inserirà presto, con il probabile nome di ho. mobile. Cosa però significhi più precisamente quel presto, ancora non è dato a saperlo. Un recente articolo pubblicato su Affari & Finanza – supplemento di Repubblica che si occupa di economia – ha provato a fare il punto della situazione su quanto già risaputo e fornendo qualche dettaglio in più, utile a far luce sulla questione.

Se infatti il nome (appunto ho. mobile), le manovre della concorrenza (come il lancio di nuovi operatori virtuali low cost) e il già previsto iniziale roaming su rete WindTre non sono affatto novità, ben più interessanti appaiono altre indiscrezioni: sembra infatti che, sul futuro di ho. mobile, si stiano aprendo due scenari molto diversi fra loro, il cui ago della bilancia sarebbe la Commissione UE.

Infatti, circa un anno fa Iliad firmò un accordo con Bruxelles, che tuttavia attualmente risulta secretato per motivi di segretezza industriale. Il documento potrebbe contenere un obbligo da parte di Iliad di arrivare sul mercato entro novembre 2017, probabilmente costringendo l'operatore ad affidarsi quasi del tutto al roaming nazionale (anche su rete TIM, si dice), alla stregua di un operatore virtuale.

Tuttavia, Iliad potrebbe però anche aver strappato una proroga alla Commissione Europea, che le consentirebbe di arrivare sul mercato soltanto quando le proprie infrastrutture saranno pronte, per evitare di legare il proprio marchio ad un servizio inizialmente non all'altezza. Il rinvio potrebbe riferirsi ai mesi di gennaio e febbraio 2018 (come già in passato ipotizzato), o addirittura a marzo e aprile. Al momento regna ancora l'incertezza, ma attendiamo novità che possano chiarire i tanti dubbi degli utenti.