Google Blocky, il modo più semplice per (imparare a) programmare

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Google Blocky, il modo più semplice per (imparare a) programmare

Sotto tanti punti di vista, programmare è come giocare con i Lego o, almeno, questo era quel che mi ripetevo quando stavo iniziando a sviluppare e mi trovavo sempre più infognato in righe di codice e pezzi di programma da combinare tra loro.

Per questo motivo, credo che chiunque voglia imparare a programmare dovrebbe dare un'occhiata a Blocky, nuovo strumento didattico realizzato da Google che permette di scrivere programmi più o meno semplici semplicemente trascinando e incastrando tra loro blocchi che rappresentano i concetti principali della programmazione.

Ci sono i blocchi Logic in cui si trovano gli if e i confronti, i blocchi per le operazioni matematiche, quelli per i cicli, quelli per le variabili e così via.

Combinando e personalizzando questi blocchi è possibile creare programmi più o meno immediati e, soprattuto, familiarizzare con i concetti elementari per la programmazione: un esempio immediato è il ciclo di Hello World in Javascript che potete testare subito sul sito ufficiale.

Ma Blocky non si interfaccia solo con Javascript: questo tool è in grado di generare codice anche in Dart, Lua, PHP, Python e altri linguaggi; inoltre, Google ha pubblicato anche le librerie che permettono di integrare e utilizzare Blocky anche in applicazioni Android e iOS, oltre che web.

Il progetto Blocky era stato annunciato cinque anni fa e, da allora, era stato già incluso in alcuni progetti famosi come Code.org o littleBits. Per saperne di più, potete dare un'occhiata al video che trovate qui sotto e, soprattutto, visitare il sito ufficiale.