La fotocamera degli iPhone 7 è in zaffiro, ma così sottile da creparsi

Andrea Centorrino
Andrea Centorrino
La fotocamera degli iPhone 7 è in zaffiro, ma così sottile da creparsi

Due giorni fa, lo youtuber JerryRigEverything ha nuovamente fatto parlare di sé in rete: dopo aver mostrato con quale facilità si graffi lo schermo di Galaxy Note 7, ha piantato il seme del dubbio sulla qualità dello zaffiro usato da Apple nella costruzione delle protezione di fotocamera e Touch ID di iPhone 7. A difesa della società della mela morsicata interviene però l'analista ed editor Rene Ritchie, che sottolinea come a questi scratch test manchi un elemento fondamentale: la scientificità.

Prendere un dispositivo e graffiarlo con punte di diversa durezza della scala Mohs, infatti, non basta per decretare la robustezza di un materiale: affinché si creino dei risultati comparabili fra loro, è necessario creare uno standard, riproducibile sempre identico su qualunque dispositivo.

Ed infatti, Ritchie, dopo aver ricevuto conferma da Apple che il materiale impiegato per la lente della fotocamera e per la superficie di Touch ID sia puro zaffiro, fornisce una possibile spiegazione all'evento che ha creato polemiche in rete nei passati due giorni: il "vetro" della fotocamera non è stato graffiato, ma crepato a causa di una pressione eccessiva.

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Difatti, gli elementi in esame sono estremamente sottili, e se, in teoria, esibiscono una resistenza fino al livello 9 della scala Mohs, la pressione potrebbe creparli prima, dando l'impressione che siano stati graffiati. Ancora una volta, si riapre la questione fra test di laboratorio e vita di tutti i giorni: a quale dei due si dovrebbe credere?

Fonte: iMore