App Annie: Pokémon GO è un successo da 10 milioni al giorno che non cannibalizza gli altri giochi

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
App Annie: Pokémon GO è un successo da 10 milioni al giorno che non cannibalizza gli altri giochi

Si continua a parlare di Pokémon GO e del suo successo: d'altronde, come evitare di citare un gioco che è diventato in brevissimo tempo un fenomeno virale e che sta battendo ogni record di guadagni?

Secondo quanto riportato dalla nota azienda di analisi App Annie, infatti, Pokémon GO è un business che rende 10 milioni al giorno dagli acquisti in-app su App Store e Google Play: l'analista Sameer Singh riferisce che si tratta di un successo senza precedenti nella già florida industria del mobile gaming. Per fare un po' di paragoni, Puzzle & Dragons (un puzzle game molto popolare in Giappone) nel 2013 aveva stupito tutti con ricavi da 3,75 milioni al giorno mentre Supercell (la software house dietro Clash of Clans, Boom Beach e Clash Royale) lo scorso anno guadagnava 6,37 milioni al giorno dai tre giochi citati.

L'aspetto davvero interessante della vicenda, tuttavia, è che Pokémon GO non sta cannibalizzando le vendite degli altri giochi: dalla pubblicazione del titolo di Niantic e Nintendo, gli altri giochi usati come riferimento (Mobile Strike, Clash of Clans e Candy Crush Saga) non hanno registrato cali di vendite significativi.

Proprio per questo motivo, App Annie ha titolato il suo articolo Pokémon GO: un'opportunità, non una minaccia, specificando come il gioco di Niantic e Nintendo abbia creato un nuovo trend di mercato, valorizzando la realtà aumentata come elemento di successo per i videogiochi e creando nuove interazioni tra il mondo "reale" e quello dei videogiochi, con società e marchi che possono investire nella promozione di luoghi fisici tramite Pokémon GO.

A tal proposito, un esempio eclatante è quello del Giappone, dove il lancio di Pokémon GO è stato accompagnato da una partnership con McDonald's, dove oltre 3.000 ristoranti della catena sono diventati palestre pronte ad accogliere tutti gli allenatori.

Questa collaborazione ha influito alla rapidissima diffusione del brand, tanto che tra il 22 e il 24 luglio i giocatori giapponesi spendevano tanto quanto quelli statunitensi e i due insieme rappresentavano oltre l'80% dei ricavi mondiali.