AGCOM: WhatsApp, Telegram e le altre chat devono pagare gli operatori

Secondo quanto riportato da Repubblica.it, l'AGCOM propone che i servizi di messaggistica paghino gli operatori per il "pedaggio". Ma siamo proprio sicuri?
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
AGCOM: WhatsApp, Telegram e le altre chat devono pagare gli operatori

Non è una novità che gli operatori telefonici non provino gran simpatia nei confronti di WhatsApp, Telegram e soci: le app di messaggistica hanno completamente soppiantato gli SMS, grande fonte di guadagno per i gestori. Ovviamente, questi servizi utilizzano la rete dati per trasferire contenuti ed inviare messaggi e pare che l'AGCOM voglia proporre un "pedaggio" che le società dovranno pagare agli operatori per utilizzare la rete.

Secondo quanto riferito, il Garante vorrebbe imporre alle società dietro le app di messaggistica una trattativa con gli operatori, al fine di negoziare il giusto compenso per l'utilizzo delle infrastrutture. Inoltre, WhatsApp e soci dovrebbero dotarsi di un "titolo abilitativo" in Italia, aprire dei call center di assistenza e rendere possibile le chiamate ai numeri di emergenza (112).

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Tuttavia, vogliamo mettere le mani avanti: la notizia è stata diffusa da Repubblica.it e attualmente non siamo riusciti a trovare sul sito di AGCOM un provvedimento che riportasse queste informazioni.

Inoltre, considerando le normative sulla neutralità della rete, è davvero difficile che un provvedimento simile possa essere effettivamente applicato.

Fonte: Repubblica.it
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