AGCOM e Antitrust denunciano TIM per TIM Prime Go
Non c'è poi troppo di cui stupirsi nello scoprire che AGCOM e Antitrust hanno nuovamente denunciato TIM dato che, nonostante la diffida di due mesi fa, l'operatore non si è dato per vinto.
Riassumiamo un po' le vicende: TIM aveva annunciato TIM Prime, una rimodulazione che avrebbe aggiunto 0,49€ a settimana al piano base per dei servizi aggiuntivi. L'Antitrust aveva allora denunciato il gestore, che aveva ritirato la modifica, salvo poi riproporla praticamente identica ma con il nome cambiato.
E quindi TIM Prime Go, che ancora una volta andrà ad aggiungere 49 centesimi a settimana sul piano base e che non sarà possibile disattivare, a meno di non cambiare piano tariffario. Tuttavia, in seguito alla segnalazione di ADUC, AGCOM e Antitrust si sono mossi nuovamente, denunciando ancora una volta le violazioni dell'operatore.
I due enti hanno riscontrato una molteplice violazione delle normative, tra cui la violazione del divieto di opt-out, pratica commerciale scorretta, pubblicità ingannevole e reintroduzione di costi fissi su SIM a consumo.
Questi ultimi sono vietati dal 2007, anno in cui la cosiddetta Legge Bersani eliminò anche i costi delle ricariche.
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TIM ha provato a giustificarsi specificando che il piano tariffario base si applica solo nel caso in cui non ci siano altre offerte attive o quando si esauriscono i minuti bonus, ma il punto della questione è che il pagamento di TIM Prime Go verrà richiesto a prescindere del reale utilizzo dei servizi offerti (cinema, Serie A e così via) e, in ogni caso, è comunque prevista l'attivazione automatica e senza consenso preventivo, costringendo l'utente a cambiare piano tariffario.
TIM Prime Go dovrebbe attivarsi automaticamente entro il 15 giugno 2016: staremo a vedere se AGCOM e Antitrust riusciranno a sospendere questa operazione. In alternativa, vi toccherà chiamare il 409162 e richiedere il cambio piano.