Tutto quel che avete letto sull'oro riciclato da Apple è falso

Si è fatta davvero parecchia confusione sulla storia dell'oro riciclato da Apple e praticamente nessuno aveva capito di cosa si stava parlando. Facciamo un po' di chiarezza.
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Tutto quel che avete letto sull'oro riciclato da Apple è falso

Nei giorni passati avrete certamente letto qualcosa a proposito dei 40 milioni di dollari di oro riciclato da Apple: bene, sappiate che è tutto falso e che nessuno ci aveva capito nulla.

La maggior parte delle testate (noi compresi, ma facciamo ammenda) aveva riportato che la società di Cupertino avrebbe ottenuto l'equivalente di 46 milioni di dollari riciclando i propri vecchi iPhone (circa 40 milioni dal riciclo d'oro, 6 milioni dal rame). Un po' chiunque si era concesso lusinghe alla società della mela e a Liam, il robot che smonta iPhone mostrato durante l'ultima conferenza: dalla stampa generalista come CNN, alla nostrana agenzia stampa ANSA, passando per i più importanti portali del settore quali The Verge.

Ma a fare un po' di chiarezza sulla vicenda ci ha pensato Motherboard, con qualche delucidazione da parte del CEO di iFixit, Kyle Wiens.

Partiamo dalle cifre: ogni iPhone contiene circa 30 milligrammi d'oro, utilizzato per le componenti interne dello smartphone.

Per ottenere 40 milioni di dollari in oro nell'ultimo anno, Apple avrebbe dovuto riciclare 33,3 milioni di iPhone, una cifra parecchio alta, specialmente considerando che, secondo quanto dichiarato da Apple stessa, Liam può disassemblare "solo" 1,2 milioni di iPhone l'anno.

Liam è tanto carino, ma non ha recuperato da solo 46 milioni di dollari.

Liam è tanto carino, ma non ha recuperato da solo 46 milioni di dollari. GIF via: Rinnovabili

Scartiamo quindi l'ipotesi Liam, che sicuramente rimane un importante robot per recuperare componenti funzionanti, ma che di certo non basterebbe da solo a costruire un programma di riciclo di queste dimensioni.

Per capire da dove viene il grande malinteso che è rimbalzato per tutto il web, leggiamo una parte del comunicato di Apple:

In 2015, we collected nearly 90 million pounds of e-waste through our recycling programs. That’s 71 percent of the total weight of the products we sold seven years earlier

Apple specifica poi di aver collaborato con oltre 160 aziende per il riciclaggio in tutto il mondo per riciclare le suddette 90 milioni di libbre, ma (ovviamente) non afferma da nessuna parte che questi fossero composti da vecchi iPhone.

Mettendola molto semplicemente, insomma, la società di Cupertino ha semplicemente acquistato materiale riciclato da società che si occupano del recupero di rifiuti elettronici (e-waste), ma di tutto questo materiale ben poco proveniva da dispositivi Apple riciclati. Il che, non fraintendeteci, non è necessariamente un male: un iPhone o un iPad pesano infinitamente meno di un vecchio monitor o di una TV, che sono i principali dispositivi a venire riciclati, e anche per questo motivo i prodotti con la mela dietro costituiscono una percentuale molto bassa dei suddetti rifiuti riciclati.

Nello stato di Washington nel 2014, i dispositivi Apple hanno costituito l'1,78% di tutti i rifiuti elettronici riciclati, mentre in Oregon la percentuale era dell'1,65%.

Nope, niente iPhone da riciclare qui in mezzo. Immagine via: Wikimedia

Nope, niente iPhone da riciclare qui in mezzo. Immagine via: Wikimedia

Inoltre, c'è da tenere presente che l'utilizzo di materiali riciclati non è una scelta filantropica da parte di Apple, ma un obbligo per legge: 25 stati degli USA (tra cui la California) hanno una normativa che prevede che le compagnie debbano impiegare una certa quantità di e-waste nei loro prodotti.

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Come ha spiegato Wiens, nonostante Apple abbia effettivamente un proprio programma di riciclo, la percentuale del materiale utilizzato che è stato riciclato da vecchi dispositivi della mela è molto vicina allo zero, se comparata con i 46 milioni di dollari di cui tutti hanno parlato nei giorni scorsi.

Concludiamo specificando che, in tutto ciò, non c'è la volontà di denigrare Apple (che, anzi, è sempre molto attiva nella salvaguarda dell'ambiente), ma di voler fare luce su una notizia che è rimbalzata in giro per la rete completamente falsata. E insomma no, i vecchi iPhone riciclati non valgono 40 milioni di dollari.

Grazie ad Andrea per la segnalazione

Fonte: Motherboard