Nuovi dettagli su Pokémon Go: volete un Pokémon d'acqua? Dovrete andare al mare!

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Nuovi dettagli su Pokémon Go: volete un Pokémon d'acqua? Dovrete andare al mare!

Mancano pochi giorni all'inizio del 2016, ed uno degli eventi videoludici (mobili e non) più attesi del nuovo anno è senza dubbio l'arrivo di Pokémon Go, nuovo gioco dedicato ai "mostriciattoli" creati nel 1996 da Satoshi Tajiri sviluppato da Niantic (ex Niantic Labs) in collaborazione con The Pokémon Company e Nintendo.

In una recente intervista, John Hanke, amministratore delegato di Niantic, e Mike Quigley, direttore del marketing di Niantic, hanno rivelato una serie di interessanti dettagli a riguardo di alcune delle meccaniche di gioco che caratterizzeranno Pokémon Go e di come abbiano applicato alcune delle conoscenze tratte dalla precedente esperienza con Ingress per migliorare ulteriormente l'esperienza finale.

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L'obiettivo principale, a detta di Hanke, è quello di permettere al giocatore di uscire di casa e trovare Pokémon da catturare nel giro di pochi minuti, più o meno cinque per la precisione.

Non si tratterà del Pokémon più raro del mondo, ma sta di fatto che in ogni luogo ne troveremo una densa popolazione pronta ad attendere noi e gli innumerevoli giocatori che gli sviluppatori si aspettano di attirare.

I giocatori potranno anche scovare le palestre, saranno ovviamente più rare da trovare, e torneranno utili per darsi battaglia e far aumentare di livello i propri Pokémon. I dettagli non terminano qui: le creature di casa Nintendo saranno distribuite in giro per il mondo a seconda del tipo a cui appartengono. I Pokémon d'acqua, ad esempio, si troveranno vicino a fiumi, laghi o vicino al mare, alcuni esisteranno solo in determinate parti del mondo e quelli più rari solo in pochissime parti del globo.

Pokémon Go Plus non segnalerà solo i Pokémon vicini, ma ci sarà anche utile per catturarli senza tirare fuori lo smartphone.

Pokémon Go Plus non segnalerà solo i Pokémon vicini, ma ci sarà anche utile per catturarli senza tirare fuori lo smartphone.

Sarà però possibile scambiarli: i realizzatori puntano a far sì che si organizzino raduni nello stile di quelli di Ingress in cui gli utenti, oltre a sfidarsi tra di loro, scambieranno Pokémon della loro regione con quelli di altre.

Come scusante per l'organizzazione di eventuali raduni ci saranno eventi competitivi (probabilmente geolocalizzati) direttamente in gioco.

Durante l'intervista si è parlato anche di Pokémon Go Plus, il wearable con cui proteggere la propria verginità che vedete raffigurato nell'immagine soprastante. L'utilità di tale wearable è presto spiegata: l'obiettivo dei realizzatori è quello di permettere ai giocatori di godersi (letteralmente) il mondo circostante senza fissare continuamente il display dello smartphone.

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Ogni volta che ci troveremo vicino ad un Pokémon, il Go Plus vibrerà e si illuminerà grazie al led centrale, e non solo: grazie ad una combinazione di tasti potremo catturarlo direttamente sempre senza utilizzare lo smartphone!

In termini di dimensioni sarà simile ad un wearable di casa Fitbit, con una batteria in grado di garantire una lunga autonomia.

A detta dei responsabili di Niantic non ci sarà bisogno di preoccuparsi di caricarlo ogni poco. Il led di cui sarà dotato sarà multi colore, c'è quindi da aspettarsi che si illuminerà di colori diversi a seconda del tipo di Pokémon scovato.

Un altro dettaglio riguardante il gameplay che non era stato svelato finora è che ci saranno gli schieramenti esattamente come in Ingress, ce ne saranno più di due e ognuno sarà caratterizzato da palestre e addestratori diversi. Insomma, la curiosità a riguardo di Pokémon Go non può che aumentare considerati i nuovi dettagli svelati dai responsabili di casa Niantic. Quale impatto secondo voi potrebbe avere un gioco di questo genere sul mercato del mobile gaming? Contate di giocarci o pensate che si tratterà di un passatempo fin troppo impegnativo sotto tutti i punti di vista?

Fonte: VentureBeat