Nibblers: storie di animali che odiano altri animali (recensione)

Si facciano da parte Red, Chuck e compagni: sono arrivati i Nibblers, e questa è la nostra recensione.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Nibblers: storie di animali che odiano altri animali (recensione)

Malgrado lo strepitoso successo ottenuto con Angry Birds 2, che conta decine di milioni di download, Rovio sta vivendo un periodo di ridimensionamento del personale a causa dei risultati non proprio positivi dell’ultimo anno fiscale. L’azienda finlandese infatti ha subito un crollo degli introiti relativi al marchio degli uccelli arrabbiati pari al -73%. Come rimediare? Tramite una nuova proprietà intellettuale che di nuovo, in molti dei suoi lati, ha solo il nome.

LEGGI ANCHE: Rovio e Sega di nuovo insieme per portare Sonic in Angry Birds Epic

Rompere le uova

Nibblers è un gioco ad abbinamenti. Lo scopo principale è abbinare tre o più frutti per comporre rispettivamente una combinazione che può all’occorrenza danneggiare le lucertole adiacenti o generare un Nibbler il quale, a sua volta, può essere scagliato per distruggere intere file di frutta, mostri o ostacoli.

Nibblers (1)

Per passare al livello successivo è sufficiente completare l’obiettivo imposto dallo stage, che spazia dall’eliminazione di ogni singolo vertebrato presente nella schermata di gioco, alla cancellazione del fango, che andrà rimosso semplicemente combinando la frutta sopra di esso.

Una doverosa attenzione va prestata al contatore delle mosse poiché limitato, elemento che costringe il giocatore a non effettuare combinazioni a casaccio.

La sfida si fa via via più ardua e, fin dalle prime battute, mostra i denti. Più di una volta ci siamo trovati davanti a picchi di difficoltà piuttosto alti per la media del genere e, sebbene questo aspetto ci sia inizialmente piaciuto, abbiamo notato che molte volte il livello di competizione è fin troppo influenzato dalla fortuna.

Alcune volte, dunque, avrete a che fare con schemi quasi impossibili da risolvere a causa del posizionamento scomodo della frutta, evento che può essere ribaltato rigiocando lo stage. Purtroppo siamo dinanzi ad un titolo free-to-play a vite, cinque per l’esattezza: una volta finite bisognerà attendere un po’ di tempo prima che si ricarichino tutte. Tuttavia, preferiamo una soluzione di questo tipo rispetto al canonico sistema ad energia.

Roviondante

Analizzando ulteriormente gli aspetti del modello freemium, le monete sono al centro di esso.

Ottenibili pagando o in rari casi in gioco, permettono di acquistare potenziamenti utili a facilitare i livelli, oltre alla possibilità di incrementare l’indicatore delle mosse in caso le esauriste durante lo svolgimento di uno stage.

Nibblers (3)

Comunque sia, mentiremmo se dicessimo che l’ultima fatica di Rovio non è divertente, complice anche e soprattutto la struttura dei livelli, brevi ma variegati ed in grande quantità, adatti al contesto mobile.

Peccato per il già citato problema dell’altalenanza della difficoltà, la quale raggiunge vette, in alcuni casi, veramente frustranti.

Graficamente, invece, Nibblers è accettabile, ed infatti la caratterizzazione non ci ha rapito del tutto: i Nibbler sono solo carini e nulla più, mentre le lucertole risultano più convincenti, soprattutto per i simpatici suoni che emettono.

Il problema principale del match-3 di Rovio è la presenza di decine di altri giochi dello stesso genere più o meno simili e già ben radicati sulla piattaforma, e le differenze del prodotto dell’azienda finlandese rispetto ai precedenti sono veramente minime.

Giudizio Finale

Era forse troppo aspettarsi qualcosa di diverso da Rovio invece del solito gioco ad abbinamenti? Evidentimente si, in ogni caso Nibblers è un match-3 abbastanza divertente, timido di novità ma per niente avaro di contenuti. Peccato sia solo un altro match-3, afflitto pure da una difficoltà talvolta ingiustificatamente alta.

PRO CONTRO
  • Tutto sommato diverte
  • Può essere giocato tranquillamente senza spendere un centesimo
  • Buon quantitativo di livelli
  • Difficoltà alcune volte influenzata fin troppo dalla fortuna
  • Fa poco o nulla per differenziarsi
  • Caratterizzazione solo nella media