Deer Hunter 2016: a caccia di ripetitività (recensione)

Prendete il fucile e preparatevi ad andare a caccia. Virtualmente parlando, s'intende. Ecco la nostra recensione di Deer Hunter 2016.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Deer Hunter 2016: a caccia di ripetitività (recensione)

Deer Hunter è un serie di videogiochi di caccia oramai quasi ventennale. Partita su Windows, si è poi spostata su Mac, Game Boy Color, PlayStation 2 e, infine, sui dispositivi mobili. Glu Mobile attualmente detiene le redini del comando, ed infatti rilascia a cadenza quasi annuale un nuovo capitolo della saga. Deer Hunter 2016 è l’ultimo arrivato e, francamente, fatichiamo a credere che questo filone mobile stia andando così bene.

Lo odiano anche i carnivori

Potrebbe sembrare quantomeno scontato, ma meglio non lasciare nulla al caso: Deer Hunter 2016 è identico al suo predecessore, e non solo. Molti, moltissimi dei titoli di Glu si giocano alla stessa maniera, con missioni che possono durare davvero un paio di secondi, e questo Deer Hunter 2016 non fa eccezione. Gli obiettivi sono sempre molto simili tra loro, i quali vi impongono di uccidere un determinato numero di animali della stessa specie.

Superando i livelli si ottiene del denaro spendibile nell’apposito negozio per potenziare le proprie armi, o per comprarne di nuove.

Come lecito aspettarsi, anche qui, come nella stragrande maggioranza dei giochi prodotti dall’azienda, i numeri sono il fulcro dell’esperienza. Gli animali, paradossalmente, vengono messi in secondo piano, sia per il motivo sopracitato, che per l’intelligenza artificiale praticamente assente, due elementi che trasformano il gioco in un banalotto sparatutto statico.

Giochi di animali, giochi banali

Il problema principale è la sua estrema facilità. Basta infatti migliorare l’arma con costanza, e poi, procedere nelle missioni principali, sarà una blanda passeggiata. Il completamento delle secondarie vi ricompenserà con ulteriore denaro qualora vi serva, dunque non c’è da preoccuparsi. Alla fine l’obiettivo è quello di accumulare denaro e potenziare il proprio equipaggiamento tramite un gameplay ripetitivo e privo di varietà, che convergono in una marcata assenza di stimoli dopo poche sessioni.

Il gioco è ovviamente gratuito e sorretto dagli acquisti in-app e da un sistema ad energia non troppo invadente. La valuta premium, l’oro, è acquistabile presso lo shop, e permette di sbloccare le armi più potenti del gioco, pur essendo totalmente secondarie.

Per quanto concerne l’aspetto grafico, il titolo riesce perlomeno a salvarsi, senza però restituire chissà quali soddisfazioni. Un prodotto insomma che va dritto nel limbo videoludico, come tanti prima di lui.

Giudizio Finale

Glu perde il pelo ma non il vizio ed infatti Deer Hunter 2016 scala le classifiche. Molti utenti, per fortuna dell'azienda, sembrano non curarsi della palese mediocrità di questo gioco amorfo, e del suo essere identico alla precedente edizione. Finché dura, perché fermarsi?

PRO CONTRO
  • I controlli funzionano bene
  • Sistema ad energia non troppo invadente
  • Gli animali svolgono un ruolo marginale
  • Difficoltà quasi inesistente
  • Gameplay piatto
  • Estremamente ripetitivo