La soddisfazione di soffiare nelle cartucce tornerà con le Pico Cassette per smartphone

In futuro potremo trasformare i nostri smartphone in una sorta di Game Boy con cartucce. Come? Con Pico Cassette!
Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
La soddisfazione di soffiare nelle cartucce tornerà con le Pico Cassette per smartphone

Soffiare nelle cartucce Nintendo per anni non è stata una buona idea, ciò nonostante si tratta di un gesto che potrebbe risvegliare in molti di voi preziosi ricordi di infanzia o delle prime ingiurie lanciate contro videogiochi più o meno difficili.

La società giapponese Beatrobo che si nasconde dietro a Pico Cassette, questo il nome del progetto di cui vi parleremo oggi, sa bene quanto sia "inutile" soffiare nelle cartucce, ma dovrete però ammettere che si tratta di un modo piuttosto originale di sponsorizzare un prodotto destinato a dispositivi senza dubbio più moderni delle vecchie console a cartucce.

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Pico Cassette mira a riportare le cartucce, o meglio, una versione miniaturizzata di queste ultime, in auge tentando di rivoluzionare il sistema di vendita dei giochi destinati a dispositivi mobili. Invece di sfruttare connettori proprietari (come quelli di Apple) e non (microUSB o USB Type-C), le Pico Cassette sono dotate di jack da 3,5 mm: una volta inserite nel vostro smartphone (o tablet), grazie ad un applicativo aggiuntivo che riconoscerà i dati memorizzati nella cartuccia, sarà possibile scaricare il videogioco in essa presente.

L'idea è quella di vendere le prime Pico Cassette con a bordo vecchi giochi per Nintendo Entertainment System (NES), ma l'intenzione per il futuro è di sfruttare la tecnologia anche per vendere giochi più attuali o porting di vecchie glorie.

Pensate che inizialmente la società ne aveva previsto l'utilizzo per la condivisione di playlist, ma visto il continuo aumento del mercato dei giochi per dispositivi mobili, specialmente in Giappone, si è deciso di convertirle ad un utilizzo che risulterà sicuramente più familiare ad una larga fetta di utenza. Senza dubbio un'idea originale che speriamo, spinti da una buona dose di nostalgia, riesca a prendere piede anche al di fuori dei confini nipponici. Qui potete dare una sbirciata al sito ufficiale (rigorosamente in giapponese).

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