I bambini passano troppo tempo davanti ad uno schermo?

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
I bambini passano troppo tempo davanti ad uno schermo?

Senza nascondersi dietro un dito, è ovvio che chi si trova su questo sito sia una persona mediamente appassionata di tecnologia, motivo per cui ci aspettiamo che passi una discreta quantità di ore giornaliere guardando uno schermo.

Proprio per questa ragione, non amiamo fare del facile sensazionalismo sull'abuso della tecnologia, argomento su cui già si sprecano i commenti sui social network.

Nonostante tutto, però, è interessante riportare che secondo uno studio riportato da Repubblica, in media un bambino inglese di 7 anni ha già passato circa un anno della sua vita davanti ad uno schermo. La situazione non cambia di molto negli USA, dove mediamente un bimbo di 8 anni passa circa 8 ore al giorno a stretto contatto con dispositivi vari e dove i ragazzi tra i 13 e i 17 anni anni inviano oltre 3.000 messaggi al mese.

Per quel che riguarda l'Italia, invece, secondo le stime l'81% dei tredicenni si collega a internet tutti i giorni, il 12% accede ai social network appena sveglio e stare su Facebook è l'ultima azione prima di addormentarsi per il 35% dei ragazzi.

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A tal proposito, secondo la Società italiana di pediatria, il rapporto tra adolescenti e Internet è sempre più "privato" e lontano dal controllo dei genitori: il 71% dei tredicenni si collega dal proprio smartphone e, in generale, il 46% dei teenager passa su Internet da 1 a 3 ore al giorno (mentre il 26% supera anche le 3 ore).

Potremmo snocciolare dati di questo genere per ore, riportare le ammonizioni di pediatri e associazioni di genitori ma, come sempre in questi casi, non è bene fare semplicistiche generalizzazioni. Da un lato è indubbiamente un male "abbandonare" i propri figli su Internet (un luogo tanto meraviglioso quanto pericoloso, se non si sa come affrontarlo!), dall'altro è innegabile che la rete sia uno strumento utilissimo, che può stimolare curiosità e offrire infiniti spunti di apprendimento.

Quindi, prima di urlare Qualcuno pensi ai bambini! in stile Helen Lovejoy, ci domandiamo: voi cosa ne pensate? Qual è il rapporto tra Internet e i vostri figli (o cugini/fratelli/amici più piccoli.

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