King of Thieves: il re dei ladri non sa scassinare le serrature (recensione)

Dai creatori di Cut The Rope arriva King of Thieves: noi lo abbiamo giocato con interesse nella sua versione Android, e questo è il nostro giudizio.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
King of Thieves: il re dei ladri non sa scassinare le serrature (recensione)

Il ladro non è il più nobile dei mestieri. Tuttavia, King of Thieves vuole farvi diventare uno dei migliori, il campione sul campo, il sovrano incontrastato, l’unico, vero re dei rapinatori. Un simulatore di Lupin? Non proprio, ma Zeptolab sembra avere le idee chiare su cosa farvi fare, e su come farvelo fare.

Lordo ladro

King of Thieves Foto (3)

La formula studiata dagli sviluppatori russi è sostanzialmente una sorta di miscuglio molto ristretto tra un gestionale e un auto-runner con piccoli sprazzi di platform. Si imbastisce la propria stanza, riempiendola di trappole, spine, creature e altri ostacoli per mettere i bastoni tra le ruote ai ladri avversari, impegnati a voler rubare i vostri golosi tesori.

[sentence_sx] La somma del valore delle gemme in possesso decreta la vostra abilità di ladro nella classifica settimanale[/sentence_sx]

Al contempo, però, sarete anche voi coinvolti nello scippo forsennato nelle stanze di quegli stessi malfattori, bazzicando di sotterraneo in sotterraneo nella speranza di trovare la gemma più rara dell’intero globo.

Parliamo quindi di una struttura multiplayer, dove ci si ruba a vicenda le proprie ricchezze, e nel mentre si lavora agli aggiornamenti per la propria fortezza, fortificando le trappole o aumentando il flusso di monete ottenute ogni ora, e così via.

Durante la parte “gestionale” (per così dire), l’obiettivo è quello di potenziare le gemme utilizzando un totem. Inserendole infatti in quest’ultimo, e dopo aver aspettato il giusto tempo, si otterranno delle gemme dal punteggio di importanza più alto. La somma del valore di queste decreta la vostra abilità di ladro nella classifica e, a fine round (della durata di circa una settimana), si conquistano ovvie ricompense, e si sale di rango.

Alla cieca

Le sessioni di rapina, invece, sono presentate come dei piccoli livelli bidimensionali di un comune platform con corsa automatizzata. Si può solo saltare tramite un semplice tocco sullo schermo, ed effettuare un wall-jump per cambiare direzione.

Va da sé che bisogna schivare tutte le trappole per rubare il tesoro avversario. Ogni errore vi costerà parte dei guadagni finali, che si suddividono in monete e (probabili) gemme. Le prime vengono accreditate in automatico, mentre l’acquisizione delle altre è del tutto casuale. Chiaramente la probabilità aumenta in base alla valutazione a stelle ottenuta nel livello.

Non saranno molto profonde, ma le meccaniche di gioco risultano ben calibrate e adatte all’ambiente mobile, se non fosse per il sistema di scassinamento delle porte. Nello specifico, per entrare nelle segrete di un altro giocatore (o in quelle della pseudo-campagna) bisogna utilizzare le chiavi, che fungono qui da classico sistema ad energia. D'altronde, stiamo parlando di un titolo free-to-play: non c'è da stupirsene più di tanto.

[sentence_dx] Il sistema delle serrature riduce inevitabilmente il tempo di gioco, e genera parecchia frustrazione man mano che si procede nell’avventura[/sentence_dx]

Il problema, comunque, nasce del fatto che si ha a che fare con un numero esponenziale di serrature, e che per aprire la porta di un dungeon vanno usate le chiavi fintanto non si becca la serratura giusta, con tanto di possibilità di esaurirle tutte senza riuscirci.

Un sistema che, inevitabilmente, riduce il tempo di gioco, e che genera parecchia frustrazione man mano che si procede nell’avventura, con attese che possono anche superare un'ora piena.

Un vero peccato, perché molte delle soluzioni sposate da Zeptolab risultano veramente divertenti, tanto da creare una certa dose di piacevole dipendenza e competizione. Eppure il sistema di monetizzazione rischia davvero di mandare in frantumi col tempo il concept generale che, sebbene sia molto semplice, si rivela essere un gradevole passatempo, coadiuvato per altro da uno stile grafico accattivante e coloratissimo.

Giudizio Finale

Zeptolab rende le rapine un lavoro divertente, se non fosse che prima di accedervi c’è il bisogno di fare i conti con un’abilità nello scassinaggio che rasenta il ridicolo. Praticamente, King of Thieves è un buon titolo minato da una impalcatura limitante. Non sarà la rovina per la vostra produttività, solo un discreto svago (e probabilmente poco duraturo). Peccato: le carte in regola le aveva quasi tutte.

PRO CONTRO
  • Concept innovativo
  • Stile grafico adorabile
  • Attese odiose e asfissianti

 

Il gioco verrà rilasciato il 5 Marzo sul Play Store

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